Dopo l'incidente della Concordia nuove norme sul Gargano

La capitaneria di Manfredonia impone il limite a due miglia nautiche

L'epi­sodio purtroppo funesto della nave da crociera Concordia ro­vesciatasi sulla scogliera dell'Isola del Giglio ha indotto il Ministero della marina ad emanare una specifica norma­tiva finalizzata a custodire e salvaguardare le inestimabili ricchezze ambientali e dell'eco­sistema marino della costa ita­liana e naturalmente a tutelare la vita umana.

Lo stesso Mi­nistero ha demandato alle Ca­pitanerie di porto di compe­tenza di emanare a loro volta specifiche ordinanze riguar­danti il litorale dell'ambito di riferimento. La Capitaneria di porto di Manfredonia e l'Uf­ficio circondariale di Vieste hanno pertanto adottato propri provvedimenti regolamentari inerenti al litorale garganico ed al prospiciente ambiente marino.

«L'esigenza di proteggere il paradisiaco litorale gar­ganico - rileva il comandante della Capitaneria, capitano di fregata Francesco Staiano - è stato oggetto di attente valu­tazioni da parte dei locali co­mandi della Guardia costiera, condivise con l'Ente parco na­zionale del Gargano, che hanno portato alla definizione e quin­di all'adozione di regole comu­ni valevoli per l'intero Com­partimento marittimo di Man­fredonia, atte a scongiurare fe­nomeni dannosi riconducibili ai notevoli volumi di traffico marittimo».

Come noto il Com­partimento marittimo di Man­fredonia ha giurisdizione da Margherita di Savoia a Capoia­le. Il fulcro della disciplina ap­pena varata è rappresentato dal divieto di transito, anco­raggio, sosta e qualsiasi altra attività, imposto all'interno della fascia di mare che si estende per circa due miglia nautiche dal perimetro a terra del Parco nazionale del Gar­gano, alle navi da carico e pas­seggeri di stazza lorda inter­nazionale superiore a 500 GT, nonché alle navi da diporto, sempre di stazza superiore al predetto valore, adibite ad uso commerciale.

Tali divieti vengono meno solo nel caso in cui le unità siano dirette presso i porti di Manfredonia e di Vie­ste, ovvero ai punti di fonda autorizzati, sia per esigenze commerciali che per dichiara­to stato di necessità e/o causa di forza maggiore.

«Vale la pena rammentare - annota il comandante Staiano - che i provvedimenti in que­stione bilanciano le precipue esigenze connesse alla sicurezza della navigazione e alla tu­tela dell'ambiente con il regolare andamento dei traffici marittimi interessati, i compendi portuali di Manfredonia e di Vieste con le relative rade, rap­presentano indispensabili strumenti di salvaguardia del­le peculiarità geografiche/am­bientali delle coste dell'intero ecosistema, ricadenti nel Parco nazionale del Gargano".

Fonte: ondaradio.info

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