Fano: arrestati due sannicandresi

Ritenuti a capo di una banda di spacciatori

Avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale dedita allo spaccio di cocaina e anabolizzanti che operava tra Pesaro e Ancona. Ma non solo: spesso si dedicavano anche a rapine e ad estorsioni. 

Per questo la polizia di Fano ha arrestato con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ad altri reati due pericolosi pregiudicati di San Nicandro Garganico, G.M. e M.D., 37 anni, ritenuti i capi dell’organizzazione, e un fanese di 50 anni, incaricato di piazzare gli steroidi e la droga.

Denunciati a piede libero altri due fanesi, un calabrese di 30 anni, un trentacinquenne foggiano e un uomo di 45 anni residente a San Giorgio di Pesaro. In particolare, vendeva illegalmente in varie palestre della regione il Gh, o ormone somatotropo: una proteina prodotta dalle cellule dell’ipofisi (ma anche per via sintetica in laboratorio), la cui commercializzazione è regolata rigidamente proprio per il rischio di trasmissione di malattie genetiche.

La banda reclutava clienti con l’aiuto di F.G, un culturista con precedenti per spaccio: gente disposta a comprare steroidi e dosi di cocaina. Sia con i clienti che con i collaboratori i metodi dei due pregiudicati pugliesi erano estremamente violenti, con continue minacce, ricatti, estorsioni e anche prelievi forzosi di denaro.

Dopo un anno di indagini, il Commissariato di Fano, diretto da Stefano Seretti, e la Squadra mobile di Ancona guidata da Luigi di Clemente, sono riusciti a incastrare la banda. Nella rete sono caduti anche un ristoratore e diversi abitanti di Fano titolari di crediti o debiti per i quali l’organizzazione criminale si faceva garante della riscossione, minacciando sia gli uni che gli altri.

Almeno tre le rapine e altrettante le estorsioni attribuite al gruppo. G.M. è stato fermato dalla Mobile al casello autostradale di Ancona con 50 grammi di cocaina. M.D. a Marotta. In totale sono stati squestrati un’ottantina di fiale di anabolizzanti, 80 grammi di cocaina, una pistola Beretta, una scacciacani, diversi coltelli e circa 2.000 euro frutto dell’attività di spaccio.

(da Il Resto del Carlino)

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