Operazione Pit Stop, diversi arresti ad Agrigento

Nella rete coinvolto anche un sannicandrese

Maxioperazione antidroga condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento che ha portato all’arresto di 9 persone e di ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, firmate dal Gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. In carcere sono finiti anche alcuni giovanissimi abitanti tra Raffadali, Agrigento e Catania.

Tra gli arrestati anche Massimo D’Amaro, 32 anni posto agli arresti domiciliari a San Nicandro Garganico, per detenzione illecita in concorso di sostanza stupefacenti del tipo cocaina.

Nel bliz sono stati impegnati 70 carabinieri della compagnia di Agrigento, diretti dal capitano Giuseppe Asti, che si sono avvalsi anche dell’ausilio di due unità cinofile.

I militari hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e veicolari nei confronti degli indagati. Perquisizioni che hanno riguardato, oltre alle abitazioni, anche magazzini utilizzati dagli inquisiti. Rinvenuta anche una pistola da guerra di nazionalità croata, con matricola abrasa.

Le indagini, durate circa un anno e coordinate dal procuratore capo, Renato Di Natale e dall’aggiunto Ignazio Fonzo, hanno accertato che le sostanze stupefacenti, cocaina ed hashish provenivano da Catania e Palermo.

Droga che veniva trasportata con le autovetture degli arrestati o con pullman di linea. Una volta arrivata nell’Agrigentino la droga veniva spacciata soprattutto a Raffadali. Determinanti nelle indagini sono state le intercettazioni ambientali e telefoniche, i controlli incrociati e gli appostamenti

Fonte: agrigentooggi.it

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