In espansione le 'energie verdi' in Puglia

Un impianto eolico anche nel comune di San Nicandro

Un mega impianto eolico della potenza complessiva di 372 MW da realizzare nei comuni di Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis e Carpino in provincia di Foggia, più strade di collegamento e relativo cavidotto interrato di allaccio alla stazione, in agro di Foggia, per l’immissione dell’energia elettrica prodotta alla Rete Nazionale. Nonostante le paventate limitazioni, promulgate di recente dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, relative ai sovvenzionamenti pubblici alle rinnovabili (limitazioni che, secondo molti analisti del settore, avrebbero lo scopo di asfaltare la strada al nucleare) l’espansione economica nei confronti delle cosiddette “energie verdi” in Puglia sembra non conoscere limiti.

La Seanergy s.r.l. con sede in Torremaggiore, tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia dello scorso 5 maggio, ha fatto sapere di aver depositato presso la Provincia di Foggia- Settore Ecologia e Ambiente- e la Regione Puglia – settore industria e industria energetica-, il progetto definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale per il procedimento di Autorizzazione Unica relativo alla realizzazione sia del suddetto impianto sia di un altro sito nei comuni di Sant’Agata di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio, sempre in provincia di Foggia, della potenza complessiva di 57 MW, più i relativi collegamenti in agro di Deliceto per l’immissione dell’energia elettrica prodotta alla Rete Nazionale.

Un’altra società con sede a Torremaggiore, la ATS Engineering s.r.l. ha presentato, inoltre, presso il comune di Chieuti, la Provincia di Foggia e la Regione Puglia un progetto definitivo di impianto eolico della potenza complessiva di 150 MW. Nello stesso BURP si registrano anche un impianto fotovoltaico proposto da GT Engineering srl nel territorio del Comune di Lequile (LE) e un progetto definitivo di produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Le Matine”, da realizzarsi nel Comune di Bitonto (BA) depositato alla Regione dalla Società Guastamacchia S.p.a..

Quest’ultimo sarà costituito da 15 aerogeneratori aventi una potenza unitaria di 3/3,3 MW, per una potenza totale massima di 49,5 MW con altezza del mozzo fino a 119 metri, diametro del rotore fino a 112 metri, e delle relative opere connesse ed infrastrutture indispensabili alla costruzione ed al funzionamento dell’impianto stesso rappresentate dall’adeguamento delle strade esistenti e la realizzazione di nuove strade per la viabilità di cantiere a servizio degli aerogeneratori, linee elettriche in cavo interrato in media tensione per il collegamento delle singole torri con le cabine di raccolta e con la stazione di trasformazione e smistamento, costruzione delle cabine di raccolta e smistamento e della stazione di trasformazione per il collegamento alla stazione elettrica a 380 kV della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale da realizzarsi nel Comune di Ruvo di Puglia.

La società Eolica Spinazzola Srl ha presentato, inoltre, l’istanza di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale Impianto per la produzione di energia mediante Io sfruttamento del vento nel territorio comunale di Spinazzola (BAT) in Località “Cristo Vecchio” della potenza di 63,00 MW e uno in località “Capo Posto” della potenza di 81,00 MW.

Lo scorso 4 maggio la Corte UE ha deciso di dare il via libera ai parchi eolici anche nelle aree protette di “Natura 2000”. Una società pugliese aveva acquisito i diritti per la realizzazione di un parco eolico non finalizzato all’autoconsumo, ma alla produzione di energia elettrica a fini commerciali, da costruire all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, zona classificata come sito di importanza comunitaria (Sic) e di protezione speciale (Zps). La richiesta era stata però sempre respinta dall’Ente parco e dalla Regione Puglia. Il Tar della Puglia si era così rivolto alla Corte generale di Giustizia europea che ha concluso che, sebbene gli Stati membri dell’UE siano liberi di adottare norme restrittive riguardo alle installazioni di questo tipo, devono però tener conto delle politiche energetiche europee in atto, volte a promuovere e sviluppare le fonti rinnovabili.

Di recente è stato calcolato che, se tutti gli impianti di rinnovabili finora presentati alle regioni fossero approvati, sarebbero in grado di coprire il cento per cento del fabbisogno energetico nazionale, a fronte dell’obiettivo del 20% fissato dall’Unione Europea. Obiettivo che, secondo l’European Wind Energy Association, sarà abbondantemente superato per quella data. Anche a costo di modificare per sempre l’aspetto di territorio a vocazione turistica come quello pugliese.

Fonte: Stato Quotidiano

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