Fondazione Zaccagnino: la nota di Vito Guerrera

Il candidato dell'UDC interviene sulla nomina delle discordie

«Il governo di Vendola mortifica ancora una volta il Gargano, dà uno schiaffo ai sannicandresi e calpesta ogni meritocrazia, puntando invece ad occupare poltrone e potere».

Così Vito Guerrera, candidato dell'Udc alle prossime elezioni regionali, scrive al sindaco di San Nicandro Garganico per manifestare la sua solidarietà alla recente scelta del governo regionale di nominare, in quota SEL, il nuovo presidente dell’Asp, l’ex Fondazione Zaccagnino.

«Caro sindaco, ho letto la tua presa di posizione e l’invito al presidente Vendola di rivedere la decisione presa. Le tue parole sono le parole non solo di un amministratore di un ente comunale, ma anche di un cittadino offeso da una scellerata decisione politica.

Il governo di Vendola, dopo aver mortificato la Sanità, dopo aver calpestato la territorialità e le sue peculiarità, ora realizza, nel silenzio più assoluto, la sua opera di occupazione del potere, nominando amici o fedelissimi del governo regionale. Vendola e il suo governo, invece di contrastare il clientelismo e la casta, continua nella politica di mortificazione non solo della gente garganica, ma anche della memoria e della volontà di Vincenzo Zaccagnino che ha voluto fare della sua Fondazione un mezzo di sostegno e di integrazione sociale dei minori di San Nicandro Garagnico».

Continua Guerrera: «Il Gargano viene mortificato dal silenzio della giunta regionale sul Parco Nazionale e sulla sua gestione fallimentare. Il Gargano viene calpestato dalla disattenta programmazione regionale.

Il Gargano viene dimenticato dalle politiche infrastrutturali della Regione. Bari e il governo regionale si fanno sentire solo quando devono occupare posti e gestire potere. La primavera di Vendola a San Nicandro Garganico è già autunno. La poesia dei fatti di Vendola a San Nicandro Garganico è stonatura ed esaltazione di misfatti».

Conclude Guerrera: «Per questo mi unisco al sindaco di San Nicandro Garganico nel chiedere di rivedere la decisione presa per l’ex Fondazione Zaccagnino. La questione della Zaccagnino non è questione sannicandrese. E’ tempo che sia premiata la meritocrazia, è tempo che si smetta di mortificare il Gargano e le sue popolazioni».

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