ASP Zaccagnino: il sindaco Squeo puntualizza

'Di Salvia mente e strumentalizza politicamente'

Non tarda ad arrivare la risposta, in realtà attesa da molti, alla conferenza pubblica tenuta venerdì scorso dal neo presidente Nicandro Di Salvia sulla ASP Zaccagnino, che molti ambienti politici locali ritengono sia stato nient'altro che l'incipit della campagna elettorale di SEL.
 
La nota, a firma del sindaco Costantino Squeo e dell'Assessore comunale alle Politiche sociali Cinzia Tenace, condanna come mendaci e strumentali le affermazioni di Di Salvia e intende fare chiarezza su alcuni punti.
 
«In seguito alla conferenza tenuta alcuni giorni fa dal Presidente dell’ASP Zaccagnino, Nicandro di Salvia, ex Sindaco del Comune di San Nicandro Garganico, i cui contenuti tanta risonanza hanno avuto sui giornali - si legge nel comunicato -  non si può non far chiarezza e restituire ai cittadini il diritto alla verità dei fatti.
 
Sì, la verità, perché il neopresidente mente. Mente, innanzi tutto quando tenta di scaricare sull’Amministrazione Comunale responsabilità che non le appartengono, affermando che nel 2008 il Comune non ha fatto pervenire alla Regione alcun parere in merito allo Statuto dell’allora istituenda ASP Zaccagnino, delimitando definitivamente il raggio d’azione dell’ASP ai soli minori.
 
Il 3 giugno 2008, infatti - continua il comunicato - con nota congiunta del Sindaco e dell’Assessore alle Politiche Sociali Cinzia Tenace, è stato trasmesso alla Regione e all’ASP Zaccagnino un ampio parere, oggetto di discussione della seduta del Consiglio Comunale del 7 luglio 2008 in cui si sottolineava, tra le altre cose, come  “per meglio rispondere ai bisogni del territorio e rendere attuale quello che un tempo era il concetto di 'povertà', allora identificato nella sola categoria dei minori, pur mantenendo ferma la volontà testamentaria del Fondatore, si ritiene fondamentale che le attività ed i servizi che l’ASP promuoverà e/contribuirà a far realizzare, vengano rivolti anche ad altre fasce 'deboli/povere' di popolazione, quali soggetti diversamente abili, non necessariamente minorenni…”.
 
Mente l’ex sindaco Di Salvia e strumentalizza politicamente, quando afferma che le famiglie delle persone diversamente abili sono state prese in giro dall’Amministrazione comunale, dall’Assessore regionale Elena Gentile, dal Consigliere regionale Dino Marino e che la Fondazione non può erogare servizi rivolti ai disabili. Lo dimostra il fatto che il progetto del 'Dopo di Noi' non solo è stato già finanziato dalla Regione Puglia, ma la prima tranche di fondi Regionali è stata già trasmessa al Comune e i lavori non hanno potuto avere inizio perché l’ASP non ha ancora corrisposto la propria parte di cofinanziamento, nonostante i chiarimenti regionali circa “la perfetta sintonia con gli scopi statutari” della progettualità del Dopo di Noi (nota regionale del 21 gennaio 2008).
 
Bene farebbe inoltre l’ASP, proprio al fine di non prendere in giro le famiglie delle persone diversamente abili, a perseguire l’obiettivo, fatto proprio da questa Amministrazione e condiviso dalla Giunta Regionale, di far sì che sui locali dell’ASP sorga il Villagio Inclusivo, ideato e voluto dall’Assessore Regionale Elena Gentile e fortemente sostenuto dal Presidente Nichi Vendola. Il progetto approvato dalla Regione relativo alla Comunità Alloggio per minori (anche diversamente abili), frutto dell’accordo di programma tra questa Amministrazione e l’ASP Zaccagnino rappresenta, di fatto, il primo nucleo intorno al quale dar vita al progetto del Villaggio Inclusivo.
 
Bene farebbe, pertanto, a predisporre, fin da ora, le progettualità afferenti alle fattorie sociali e le infrastrutture finalizzate al turismo sociale, oggetto di imminenti bandi da parte della Regione Puglia.
 
Il Presidente dell’ASP Zaccagnino non solo mente, ma con le sue prime deliberazioni relative ad esempio alla destinazione dei locali di Corso Garibaldi, ha dimostrato una totale chiusura ed incapacità di operare in sinergia con il territorio per il bene della comunità prevedendo la realizzazione di un centro diurno socio-educativo per minori, senza alcun raccordo con l’Amministrazione Comunale, con l’Ambito Territoriale, con gli obiettivi del Piano di Zona per i Servizi Sociali, così come previsto dall’art. 5 dello Statuto dell’ASP e non curandosi dell’esistenza di progettualità similari rivolte ai minori, presentate dal Comune nel piano degli Investimenti dell’Ambito Territoriale di San Marco in Lamis, già al vaglio della Regione (centro sociale per minori di via Plauto, rivolto anche a minori diversamente abili), o addirittura duplicando servizi già esistenti sul territorio (centro diurno socio-educativo per minori Mario Zaccagnino, gestito dalle Suore).
 
Se il Neopresidente Di Salvia vuole davvero mettere la sua carica e l’ASP Zaccagnino a servizio della comunità - conclude la nota - dovrebbe evitare di disperdere le già esigue risorse economiche dell’Ente, con tanta cura preservate dal Commissario Di Bari, duplicando servizi già operanti sul territorio e porsi un una reale ottica di leale collaborazione con quanti, nel corso degli anni, d’intesa con la Regione Puglia, hanno strutturato il parco progetti a servizio delle donne e degli uomini di questa comunità».
 
Staff sannicandro.org
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