Torre Mileto, vongolare sottocosta: insorgono i bagnanti

Da giorni a decine segnalano il fenomeno ma nessuno interviene

Prime giornate di luglio con mare calmo e, come ogni anno, compaiono le vongolare della flotta di Capojale a dare le ultime battute, prima del fermo biologico di agosto, a qualche banco di vongole che spunta sottocosta. Ma stavolta è la rete e i social ad essere veicolo di una denuncia che ormai va avanti da giorni. Si, perché stando a segnalazioni anche fotografiche di molti utenti della spiaggia tra Torre Mileto e la foce Schiapparo, alle prime luci dell'alba decine di imbarcazioni da pesca scendono a poche centinaia di metri dalla battigia, rastrellando in lungo e in largo il fondale con le turbosoffianti e lasciando veri e propri canali profondi più di mezzo metro.

Un problema antico, che si ripete ogni anno. Con la differenza che sempre più persone dicono di rivolgersi al 1530 della Guardia Costiera segnalando il presunto abuso, senza però che nessuno sia mai intervenuto, almeno secondo alcuni. Stando alle normative europee, infatti, la pesca delle vongole è ammessa a distanze superiori a 0,3 miglia marine dalla battigia (circa 555 metri), ma da anni la Coldiretti si sta battendo in tutta Italia sull'argomento e, dopo aver ottenuto un abbassamento della taglia minima dalla Comunità Europea, le associazioni di categoria stanno cercando di ridurre a livello legislativo anche la distanza dalla costa. Uno studio commissionato qualche anno fa dalla Regione Marche, infatti, ha evidenziato un’abbondanza non sfruttata del pregiato mollusco bivalve entro tale fascia dei 500 metri.

E sebbene si tratti di una penalizzazione ampiamente riconosciuta al punto di essere un vero e proprio alibi che autorizza i pescatori, sia pure illecitamente, a scendere fino a dove la profondità lo consente alle chiglie delle imbarcazioni, resta il fatto che la legge non è ancora cambiata. Ma c'è di più: il personale dell'ufficio del Circondario Marittimo della Capitaneria di Porto di Rodi Garganico, dove stazione la motovedetta più vicina (che comunque impiega circa mezz'ora per arrivare a Torre Mileto), a quanto pare monta quando le imbarcazioni da pesca fanno l'ultimo lancio delle gabbie, se non sono già sulla via del ritorno. Occorrerebbero controlli straordinari, fuori orario, che non sempre sono possibili per i motivi più vari. L'invito, tuttavia, è a continuare a segnalare e a denunciare, laddove si tratti davvero di violazione degli obblighi.

Sul danno prodotto al fondale, invece, i pareri sono naturalmente discordi, trattandosi peraltro di fondale sabbioso, che tende generalmente a ripristinarsi dopo una giornata di mare grosso. Ed è altrettanto vero che il consumo di vongole veraci sulle tavole è per consuetudine in aumento proprio nei mesi estivi. A meno che qualcuno non decida di armarsi di maschera e pinne e far da se, anche a pochi metri d'acqua. Sempre che non sia già passato il barcone di turno. Dopotutto, in un territorio dove le leggi restano un optional elastico a seconda delle convenienze, si sa che anche tra grandi e piccoli pescatori illeciti, "chi tardi arriva, male alloggia".

 

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