Denuncia al sindaco per il traffico al "Boschetto"

Caos in via Orazio nelle ore di entrata-uscita da scuola

Riceviamo una denuncia da parte di Matteo Caruso, per l'eccessivo traffico e disordine che si crea in via Orazio, zona Boschetto, nelle ore di entrata e uscita dalle scuole medie "Vocino - D'Alessandro".

«Il sottoscritto - scrive Caruso - si rende interprete di molteplici lamentele di genitori, mamme soprattutto, che quotidianamente accompagnano con l’autovettura i propri figli all’ora di entrata 8,15-20 presso la scuola media “Vocino -D’Alessandro” per poi recarsi all’uscita verso ore 13,15-20 per rientrare a casa affrontando per la seconda vota l’odissea del traffico.

Infatti per raggiungere detto Istituto scolastico che si trova all’estrema periferia est della città, una volta denominata “Scuola del boschetto”, occorre salire su una strada denominata  via Orazio lunga circa 300 metri e stretta poco più di 5 metri, occupata in entrambi i lati da auto in sosta, determinando in tal modo in ingorgo incredibile tra macchine che salgono e altre che scendono lungo questa stretta via con conseguenti enormi disagi, causando altresì, ritardi agli utenti docenti, alunni  e personale: qui nessun vigile urbano, né tantomeno una parvenza di segnaletica, tutto in  uno stato di  totale degrado.

Veramente pericoloso risulta poi essere l’incrocio tra Via del Gargano e via Gramsci molto trafficato nei due sensi di marcia, priva di segnaletica o strisce pedonali».

Caruso lamenta inoltre di essersi appellato al Sindaco Pierpaolo Gualano, all'Assessore all'Ambiente Carmine Rago e al Capitano dei Vigili Urbani Pietro Bortone senza però ricevere alcuna risposta in merito alla soluzione del problema.

«A questo punto, - conclude Caruso - sconfortato, protocollava il documento, era il 3 marzo, con l’amarezza di un nonno di 73 anni che accompagna spesso il nipotino a scuola con la propria moglie, constatando in quanta poca considerazione sono tenuti i bambini della nostra comunità; mentre dovrebbero essere al centro della società; l’art 31 della Costituzione recita “La Repubblica protegge la famiglia , la maternità l’infanzia”».

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