Ecotassa: nel 2018 si pagherà più del doppio

Il comune di San Nicandro passa dai 6,97 euro attuali ai 19,77 per il 2018

In Puglia arriva la batosta “ecotassa” e non poteva essere diversamente visti i risultati negativi nella raccolta differenziata. La Regione Puglia ha pubblicato il bollettino ufficiale: i Comuni che pagheranno la tariffa massima, cioè 25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuti prodotta, sono 140 rispetto ai 65 del 2016. In un anno, quindi, sono più che raddoppiati gli enti che dovranno versare la tariffa più alta prevista dalla legge.

L’ecotassa varia a seconda del risultato ottenuto dalle amministrazioni: si va, appunto, da un minimo di 5,17 euro per ogni tonnellata per chi ha raggiunto una differenziata pari al 65% fino al massimo di 25,82 euro per chi scende sotto il 40%.

L’ecotassa è pagata dai singoli Comuni che però possono decidere, in base anche ai loro bilanci, se recuperare la somma ridistribuendola tra i residenti e andando quindi ad inserirla sul conto Tari. Si tratta di un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi istituito con legge nel 1995 anche se la norma è stata applicata con enorme ritardo. La tassa si applica “quando i rifiuti solidi vengono conferiti in discarica, smaltiti negli impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati”, così recita il provvedimento. La ratio della legge è semplice: “Chi inquina paga”. In sostanza va a punire i Comuni che ancora oggi non sono riusciti a mettere in pratica politiche efficienti per la raccolta differenziata e il riciclaggio dell’immondizia.

Il nostro comune pagherà un’aliquota pari al 19,77 euro a tonnellata, quasi tre volte superiore rispetto all’aliquota attuale che è ferma per il 2017 al 6,97 euro. Ciò è dovuto sia al disincremento dell’attività di raccolta differenziata, anche per via della chiusura della discarica di Deliceto.

fonte: ilrestodelgargano.it

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