Maxi-sequestro di beni per un milione di euro

Batosta a uno dei mafiosi di San Nicandro Garganico più pericolosi del Gargano.

Importante operazione sul Gargano nella lotta alla mafia. A San Nicandro Garganico, militari del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Bari con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di San Severo, ed agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza della questura di Foggia, a seguito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli specialisti della Guardia di Finanza, hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di sequestro del patrimonio del malavitoso sannicandrese Valentino Frattollino, classe 1975, disposto dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del questore di Foggia.

In particolare, si tratta di un capannone abusivo costruito su terreno pubblico, due appartamenti, un’autovettura e 28 rapporti bancari per un valore di oltre 1 milione di euro, risultati nella disponibilità di Frattollino, soggetto considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, denotanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 1991: furto, estorsione, rapina, resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali, ricettazione, violazione di domicilio, evasione, spaccio ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini eseguite dai finanzieri, che sono consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini penali, nonché nell’esame, nel confronto e nell’intreccio di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza (es. Anagrafe Tributaria, Anagrafe dei rapporti finanziari e applicativo Molecola dello S.C.I.C.O.), hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica.

Nello specifico, gli accertamenti hanno portato a dimostrare che Frattollino, dal 2002 al 2013, a fronte di redditi leciti per circa 182.000 euro aveva sostenuto spese ed investimenti per oltre 500.000 euro.

"Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata - fanno sapere gli inquirenti -, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una “perdita di immagine e di prestigio” agli occhi dei loro adepti".

Obiettivo strategico di primaria importanza è, infatti, quello del contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, aggredendo patrimoni e disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nel tessuto produttivo.

 

fonte: www.immediato.net

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