Prima riunione del comitato "Ricostruiamo i trabucchi storici"

Buono l'interessamento dimostrato dalla platea presente

Nella serata del 15 settembre ha avuto luogo la prima assemblea del neo-comitato cittadino per la ricostruzione dei trabucchi storici di San Nicandro Garganico. Da un lato a dirigere i lavori c’erano Antonio D’Apote, Giovanni Spalatro e Matteo Silvestri, dall’altro lato una platea qualificata composta da alcuni esponenti dell’associazionismo attivo, della Proloco, Legambiente, dell’imprenditoria locale e dai vertici dell’amministrazione con parte della dirigenza tecnica della struttura comunale, oltre che da cittadini e curiosi.

Durante l’assemblea sono stati eletti i primi membri fondatori del nuovo comitato con i compiti di definire la roadmap dei lavori e coordinare le varie attività, questi sono Matteo Massaro, Michele Frascaria, Matteo Rispoli e Nazario Papa, ai quali si affiancheranno necessariamente anche altre persone.

Numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti, particolarmente apprezzato è stato quello di Domenico Sergio Antonacci che ha riportato una testimonianza antica riguardante la costruzione dei tre trabucchi sannicandresi, i luoghi, la storia e le famiglie che li realizzarono o li usarono: «Il primo fu costruito sotto la Torre, sulla Bianca del Prete Morto nel 1925 ad opera della famiglia Veci, il secondo fu costruito in seguito vicino ad una sorgente di acqua dolce verso ponente e venne gestito dai Mastrolorito, il terzo venne costruito per ultimo e il trabuccolante era di Peschici…».

«Ormai i trabucchi sono famosi come ristoranti, come luogo di aggregazione e come opere d’arte, ma non sono solo questo – ha chiosato Matteo Silvestri, consigliere dell’associazione - A Vieste come associazione ne abbiamo già ricostruito diversi, uno in particolare, quello di Molinella, funziona solo con le dimostrazioni di pesca come un sorta di museo. È diventata un attrazione culturale e adesso stiamo realizzando all’interno di alcune piccole tufare adiacenti anche alcuni spazi espositivi dedicati alle orchidee garganiche e alla foresta umbra.

Il trabucco – conclude - è bello sia da vedere, ma attenti alla manutenzione che deve essere costante. L’idea di realizzare i trabucchi a San Nicandro è molto fattibile e se l’amministrazione collabora, come dimostra la loro presenza stasera, allora non ci sono vincoli insormontabili. In ogni caso noi siamo a disposizione, in fondo sono le stesse pratiche che abbiamo dovuto affrontare noi».

Segue l’intervento di Giovanni Spalatro, presidente dell’associazione: «I trabucchi sono una cultura molto apprezzata in Italia ma anche all’estero, questa estate abbiamo già ricevuto giornalisti e guide turistiche internazionali, arrivando a contare più di millecinquecento visitatori paganti solo con quello di Molinella, pensate che la settimana prossima abbiamo un gruppo di Americani dalla California.

Ultimamente poi funzionano anche nel settore del wedding come cornice per i matrimoni. Fondamentale per la riuscita del progetto è il gruppo di persone accompagnerà i maestri d’ascia durante la costruzione e imparerà il mestiere del trabuccolante in modo da provvedere al suo mantenimento nel tempo, e probabilmente sarà necessaria la formazione di un’associazione per lo scopo. Mestiere che tra l’altro presto diverrà qualificato grazie al corso di specializzazione triennale che stiamo preparando per l’anno prossimo».

«Ringrazio i promotori di questa iniziativa che rappresentano la cittadinanza attiva e sono davvero d’esempio per tanti – dichiara il sindaco Pierpaolo Gualano nel suo intervento - Torre Mileto ha un grande patrimonio naturale, ma c’è carenza di strutture e bisogna incrementare l’offerta. I trabucchi sono un patrimonio monumentale e una bella attrazione turistica e sicuramente è una cosa che va fatta a San Nicandro. Come amministrazione daremo tutto l’appoggio necessario a questa iniziativa.

Il piano delle coste nel quale verranno inseriti i trabucchi è quasi pronto e parlando con il dirigente dell’ufficio tecnico qui presente non ci dovrebbero essere particolari ostacoli anche rispetto al demanio».

«Sono molto fiducioso perché oggi sono presenti alcune delle persone che più stimo per il loro attaccamento alla comunità, il loro attivismo civico e la loro capacità di organizzazione di eventi pubblici – sono le parole di Antonio D’Apote, promotore dell’iniziativa - Ricostruire i trabucchi oggi significa dare una marcia in più all’offerta turistica, alla movida serale di Torre Mileto e offre la possibilità d’inserimento in un circuito culturale importante che è in crescita esponenziale. Certo siamo lontani da Vieste ma nel nostro piccolo qualcosa la possiamo fare. Dall’assemblea di oggi emerge la piena fattibilità del progetto di costruzione di entrambi i monumenti, uno che sarà destinato a museo, l’altro ad essere una sorta di lido sugli scogli. A breve passeremo alla fase operativa anche se a quanto pare per la tempistica si parla comunque di circa un anno. Ringrazio il sindaco e la giunta per la disponibilità e l’entusiasmo con cui stanno seguendo il progetto. Sarebbe bello ricostruirli con l’aspetto originale, ma per farlo abbiamo bisogno di diverse fotografie che vi invito a mandarci».

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