Consiglio comunale, 'risolta' la debitoria di Marinacci

Una seduta lunghissima e ricca di tensioni

Si è svolto ieri sera presso l’Auditorium di Palazzo Fioritto il Consiglio Comunale ‘monotematico’ sulla debitoria del consigliere Nicandro Marinacci nei confronti del Comune per 8698 euro dovuti dopo due sentenze della Corte dei Conti.

Un Consiglio Comunale molto partecipato dai cittadini che hanno riempito l’Auditorium e che ha avuto la durata di 2 ore e 40 minuti per un solo accapo all’ordine del giorno. Un clima di tensione ha regnato per tutta la durata della seduta, con numerosi battibecchi. Solo il consigliere Caruso assente, mentre, contrariamente alle voci di corridoio, si è presentato Marinacci.

La seduta è iniziata con la convocazione dei capigruppo per decidere la durata massima degli interventi, stabilita in 10 minuti. Per gli interrogativi e le interpellanze ha preso subito la parola Costantino Ciavarella che ha spiegato un po’ la situazione del 118 che nei giorni scorsi non ha potuto usufruire dell’ambulanza a causa di un guasto meccanico e in sostituzione si è avuta solo un’auto medica: «Ho scritto una lettera al Direttore Generale, anche se da ieri sera (28 luglio, ndr) l’ambulanza è tornata in funzione. Propongo di sottoscrivere la missiva di chi è favorevole e di inviarla ugualmente al Direttore Generale».

Gli risponde Monte riconoscendo il serio problema, sia come sindaco che come medico: «In un mese e mezzo di amministrazione l’ambulanza è stata ferma una volta perché mancava la benzina e questa volta perché c’è stato un problema con la centralina. E’ un problema serio, stiamo cercando di avere tramite finanziamenti un’ambulanza indipendente per San Nicandro». Poi assicura che per i primi di agosto arriverà un’ambulanza nuova.

Il consigliere D’Ambrosio, invece, non è d’accordo a firmare la missiva in quanto, a detta del consigliere del PD, conterrebbe alcune inesattezze. Gli risponde subito a gran voce Ciavarella dichiarando: «Il Consigliere D’Ambrosio andasse al 118 a vedere quali sono le condizioni. A volte mancano persino le garze».

D’Ambrosio successivamente chiede come mai nel programma dell’Estate Sannicandrese non è prevista l’apertura della torre di Torre Mileto e della chiesa di Monte D’Elio, cosa che puntualmente è avvenuta dal 2003 al 2010. D’Ambrosio continua parlando di un ‘increscioso episodio’ avvenuto in piazza IV Novembre dichiarando che «data la riservatezza e delicatezza dell’argomento invieremo una lettera privata per far conoscere l’accaduto».

L’ex sindaco Squeo chiede invece quali misure siano state prese per quanto riguarda l’integrità della pista di atletica al campo sportivo, appena rifatta al costo di circa 300000 Euro, in riferimento al concerto che si terrà il prossimo 7 agosto.

Si procede dunque alla discussione dell’unico punto del consiglio, con il Presidente, Nazario De Luca, che spiega in breve qual'è la situazione: «Marinacci ha inviato una nota per dilazionare il pagamento del debito in 60 rate. Alcuni ex consiglieri comunali hanno chiesto in passato il dilazionamento del pagamento, alcuni hanno già estinto il debito e altri lo stanno facendo.

Gli altri - continua il presidente - hanno diligentemente pagato, mentre Marinacci non ha mai fatto niente. Dal 2007 ad oggi non ha mai fatto niente per poter estinguere il debito. Ritengo che la proposta non debba essere accettata e che entro 10 giorni deve essere estinta la debitoria».

Il primo a prendere la parola è il consigliere Giordano che esordisce: «Ritengo che come è stata scritta la delibera sembra che si voglia mettere qualcuno alla gogna. Le ripicche non dovrebbero fare parte della politica. Il problema può anche essere scaturito da problemi personali del signor Marinacci.

Credo - prosegue Giordano - che al massimo possa essere fatta una proposta sul numero delle rate. Secondo me la maggioranza doveva presentarsi con una contro proposta. Ritengo comunque che il signor Marinacci debba estinguere il suo debito».

«Ritengo che questa farsa debba cessare al più presto – dichiara Costantino Squeo – E’ inaccettabile fare proposte e controproposte. Stiamo facendo male all’immagine della politica, è inconcepibile che in due consigli comunali si discuta della dilazione del debito».

Ciavarella cerca di fare una proposta che sia un compromesso, ovvero di rateizzare in 30 rate con i dovuti interessi e more, come la legge stabilisce.

«La maggioranza non ha nessuna proposta – dichiara D’Antuono prendendo la parola – Il consigliere sa benissimo che quella che lui ha scritto è una provocazione. La sua proposta non viene accettata da questa maggioranza».

Nazario Vocino ribadisce quanto detto dal Presidente del Consiglio: «Ritengo che sia stata fatta una nostra proposta, il debito deve essere estinto in soluzione unica entro 10 giorni. Le possibilità per estinguere il debito ci sono state».

Sentendosi chiamato più volte in causa sulla stessa questione il vice sindaco Roberto Augello rimarca: «Il sottoscritto ha estinto in un’unica soluzione il debito per la stessa sentenza, perché come diceva Squeo non siamo qui per dare spettacolo. Con un semplice atto di responsabilità avremmo evitato questo indecoroso spettacolo.

Ritengo – conclude il vice sindaco – che nei prossimi consigli comunali non si debba più parlare di questo argomento».

Ribatte infine il sindaco Monte con poche parole ma forti: «Secondo me una proposta del genere è offensiva nei confronti del consiglio e dei sannicandresi».

«Nessuno ha mai detto che voi dovete accettare questa proposta – gli risponde Marinacci – Ho fatto una proposta in modo soggettivo, non chiedo piaceri a nessuno e non ne voglio. Se la mia proposta verrà bocciata, in mancanza di proposta della maggioranza, ne farò un'altra.

A livello di bon-ton – prosegue Marinacci – mi sarei aspettato un avviso prima del consiglio della vostra volontà di bocciarla, potendo così trovare un’altra soluzione».

Si è passati dunque alla votazione delle 3 proposte, ovvero quelle di Marinacci e Ciavarella bocciate entrambe con con 11 voti sfavorevoli, e poi quella del consiglio approvata con immediata esecutività con 11 voti a favore, mentre il resto ha preferito essere escluso dalla votazione.

«Sia messo a verbale – conclude Marinacci dopo la votazione – che tutto questo “ritardo” dovuto a questa debitoria economica viene risolto a seduta stante perché lunedì mattina andrò in comune per redimere questa questione e chiudere il discorso».

Il consigliere Marinacci avrà dunque 10 giorni di tempo per pagare in un’unica soluzione il debito e quindi restare a far parte del Consiglio Comunale.

Staff sannicandro.org

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