Il consigliere Giordano risponde al Nuovo centro destra

"Il nome di Sticozzi era stato deciso, loro pretendevano il diritto di primogenitura"

Si pensava che l’epoca dei virulenti confronti politici fosse terminata. La nota del NCD pubblicata sul sito di sannicandro.org certamente non va in questa direzione. Le loro doglianze per la nomina di Tommaso Sticozzi nel CdA dell’ASP Zaccagnino da parte della coalizione, di cui lo scrivente è portavoce in consiglio comunale, sono immotivate e piene di livore ingiustificato. Avrebbero dovuto rallegrarsi per l’eccellente risultato che non era scontato; avrebbero dovuto menzionare l’intervento in consiglio del sottoscritto che si è soffermato sui programmi futuri e delle grosse difficoltà che si incontrano quando ci si accinge ad amministrare quell’Ente. Niente di ciò, solo gratuite affermazioni dettate da aspettative che forse andavano ben oltre la semplice nomina del componente.

Le doglianze politiche sono addirittura risibili. L’amico Tommaso, segretario di Socialismo Dauno, ha capeggiato la sua lista come parte integrante della coalizione di Centro, con il sottoscritto Candidato Sindaco alle ultime elezioni amministrative (era una delle 6 liste). Aveva già fatto parte della coalizione che sostenne il candidato sindaco Nino Marinacci alle elezioni amministrative del 2011, coalizione sempre di centro. Come dire: i rapporti politici con il sottoscritto e con i partiti di centro, dell’amico Sticozzi, non sono stati occasionali e dettati da opportunismo dell’ultima ora. Non credo che la stessa cosa la possano dire i rappresentanti locali del NCD di San Nicandro G.co.

Il sottoscritto, in qualità di rappresentante di tutta la coalizione, come per ogni evento in cui si devono assumere decisioni importanti, ha consultato uno per uno i rappresentanti dei vari partiti e delle varie anime che lo avevano sostenuto nell’ultima campagna elettorale. E la sintesi di queste consultazioni è stato il risultato del voto in consiglio comunale.

Il NCD benchè messo a conoscenza dell’esito delle consultazioni non ha voluto accettare una decisione collegiale pretendendo apoditticamente il diritto di “primogenitura”. Nonostante le pressioni, anche aggressive, il sottoscritto ha sempre cercato di far capire che la pretesa era di fatto insostenibile: le richieste del NCD non erano condivise da nessun componente della coalizione, né nel merito né nei metodi aggressivi e velatamente minacciosi.

Sostenere che la scelta sia stata fatta dai soli consiglieri, per il sol fatto che non è stato indicato il proprio nominativo, fa parte di quel vecchio modo di far politica, desueto e che tanto danno ha fatto alla città di San Nicandro G. Ritenere e pretendere sempre e soltanto per se disinteressandosi di altri è stata la causa prima del fallimento della vita politica cittadina.

Gozzovigliare con i comunisti prima e poi litigare per il maltolto, immergersi nella manna socialista ed uscirsene un attimo prima della caduta, succhiare il nettare al Nino Paesano e abbandonarlo quando esaurita la fonte, non fa parte del curriculum politico del sottoscritto, ma sicuramente non può dire la stessa cosa qualche mente sopraffina del NCD locale. Soleva dire un amico: “….è peggio della lupa di Dante, dopo aver mangiato ha più fame di pria”.

Non sarà certamente il documento degli amici del NCD che faranno cambiare i comportamenti sempre leali assunti da chi scrive, pur se profondamente addolorato per la presa di posizione strumentale e intimidatoria. Il sottoscritto, continuerà a rappresentare l’intera coalizione in consiglio comunale e dividerà gli eventuali onori in parte eguale come ha sempre fatto fino ad oggi.

Mario Lucio Giordano

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