Il No al referendum costituzionale (2)

La scuola vota no, secondo Gambuto

 

 

 

  Con l'avvicinarsi della data sul voto costituzionale, il Matteo di Rignano sull'Arno, sta mettendo sul tavolo da gioco ( d'azzardo per lui) tutto il potere che un Primo Ministro della Repubblica ha. Anzi molto di più- Sta superando i suoi maestri della Prima Repubblica. Il Renzismo figlio del Berlusconismo. L'allievo che supera il maestro!!!

  E' onnipresente in tutte le TV di Stato e di Mediaset . I maggiori quotidiani nazionali e non lo mettono sempre in prima pagina. All'inizio diceva  di entrare nel merito sulla Riforma della Costituzione. Ora visto che nel merito la maggioranza dell'opinione pubblica sostiene che è pasticciata e che il baricentro della democrazia viene spostato enormemente sull'esecutivo governativo a svantaggio del Parlamento e quindi diminuendo la sovranità del popolo, il Matteo nazionale si gioca la partita sui vari bonus, mance e mancette sulle briciole da "sfamare " i pensionati e altre corbellerie che s'inventa di notte per annunciarle al mattino a " Urbi et orbi". I sondaggi sono il suo incubo. Nota che i suoi paggetti del  suo " giglio magico" non hanno l'energia sufficiente.Lui si butta a capofitto sui media. Si fa aiutare dagli ambasciatori, dal presidente USA, dai rappresentanti dell"UE dalla Confindustria e dai " poteri forti". Si viene a sapere che sabato 15 ottobre scorso ha presentato la legge di bilancio senza averla scritta e votata in Consiglio dei Ministri!!! Ha intenzione di immettere nei ruoli circa 500 professori universitari con un semplice colloquio con una Commissione di tre commissari.Questi verranno nominati personalmente da Matteo!!! I media di governo non hanno dato risalto alla notizia. Ebbene un fatto del genere, dicono le cronache, non avveniva dal 1926 : ai tempi di Mussolini!!!

    La riforma della scuola chiamata impropriamente " La Buona scuola" rischia di minare alla base i principi portanti della nostra civiltà democratica, fondata sui valori della Resistenza,sulla sovranità popolare, sulla dignità del lavoro.Ha snaturato le caratteristiche della scuola pubblica, laica e pluralista; favorendo le scuole private.

   La scuola è la sede naturale della costruzione di una cittadinanza consapevole e critica. La Sinistra fin dal Sessantotto si è battuta per una scuola per tutti :ricchi e poveri.

  Nella scuola , anche se faticosamente, la democrazia la si concepiva in senso orizzontale : rappresentanti dei genitori, degli alunni alle Superiori e all'Università; Consiglio d'Istituto coni rappresentanti dei docenti dei genitori e del personale ATA .

  Ora questa riforma capovolgerà il verso: sarà verticale. Il futuro, o presente, Dirigente scolastico viene declinato in vari modi : lo Sceriffo, il Capo e in altri modi.Nella riforma è previsto un decreto attuativo, governativo,che disciplinerà le promozioni obbligatorie per la scuola dell'obbligo: primaria e secondaria di primo grado ( alias : elementare e media).

   Tutto ciò, in prospettiva, favorirà l'aumento delle scuole private -non i diplomifici - a totale svantaggio della scuola pubblica. Le prime statistiche nazionali confermano questa ipotesi.Matteo ha osato dove Silvio non è riuscito!!!. La maggioranza degli operatori della scuola, arrabbiatissimi, sono decisi e convinti nel votare NO il 4 di dicembre.

       Prof. Antonio ( Nino) Gambuto, responsabile politico della Lista civica "Rinascita cittadina".

 

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