'Cosa basta al cuore?'. Don Roberto su 'Non è paese per giovani'

Tra le tante attenzioni, critiche e favorevoli, ricevute dal pezzo della liceale Matilde Carella intitolato "Non è un paese per giovani", il parroco della Chiesa Madre di San Nicandro Garganico, don Roberto De Meo, ha voluto lasciare attraverso la nostra redazione qualche spunto di riflessione, che riportiamo integralmente, qui di seguito.

Sono rimasto molto colpito dall’articolo qui postato e intitolato: Non è un paese per giovani. Non so perché in realtà, visto che le cose descritte e i giudizi dati sono “vecchi come il cucco” ( cit. Guareschi)…ma c’è qualcosa che mi ha “provocato” fino a spingermi a trovare un po’ di tempo per scrivere alcune osservazioni che spero possano essere utili a qualcuno.

Premesso che è giusto esprimere il proprio disagio, come ha fatto l’autrice dell’articolo ( ed è segno di vispa intelligenza rischiare un proprio giudizio sulla realtà!), premesso che è giusto affermare che la situazione della nostra città non è delle più floride da diversi punti di vista e che forse ci sono pochi stimoli aggregativi per i ragazzi come per gli adulti…premesso che è giusto sottolineare anche la poca sicurezza che a volte regna nelle nostre strade….insomma, premesso che l’analisi, tutto sommato, potrebbe anche essere abbastanza esaustiva. Tuttavia non è questo che mi ha provocato. La cosa più bella e commovente l’ho trovata nel cuore dell’articolo, quando quasi all’improvviso piomba questo grido: SIAMO ANNOIATI!.….sì….la noia ha attirato la mia attenzione.

La cosa più vera di tutto l’articolo, la cosa più umana e più interessante è questo grido: siamo annoiati! Questo è il dato di fatto…ma il problema è che ci fermiamo spesso in superficie senza guardare in faccia la nostra noia e senza mai chiederci sinceramente: ma perché?..cosa desidero veramente? La noia è il sentimento più sublime dell’uomo, il più nobile, perché è ciò che ci differenzia dal nostro gatto, dal pesce rosso che abbiamo in salotto o dalla pianta che abbiamo sul balcone di casa!

La noia ci distingue dagli animali e dalle cose e ci fa uomini veri perché è quel sentimento che scatta quando ci accorgiamo che desideriamo tantissimo cose, persone, esperienze…ma appena li raggiungiamo e ce li abbiamo NON CI BASTANO, non ci riempiono, non ci fanno veramente felici! C’è sempre un quid che manca…in tutto: nella cosa più bella, nell’esperienza più bella, nel rapporto più bello….manca sempre qualcosa….sempre……e non capiamo mai cos’è!

Insomma la noia rivela a noi stessi che il nostro cuore ha un desiderio che è sproporzionato rispetto a tutto quello che riesce a possedere, possedessi anche l’universo intero sarebbe ancora poco (direbbe il grande Leopardi) rispetto alla capacità del mio cuore! Insomma la noia mi fa capire che io VOGLIO L’INFINITO….e se ho meno dell’infinito………..non sono soddisfatto!

Tutti sperimentiamo questa noia…a S.Nicandro come a Roma o a Milano…Anzi, stranamente, nelle città dove i giovani hanno mille possibilità in più rispetto a chi vive in un paese come il nostro la noia arriva fino a diventare “depressione” nonostante le discoteche, i circoli ricreativi, i teatri e le possibilità di lavoro in più….come mai? Davanti a questa noia e a questa insoddisfazione che ci attanaglia pensiamo sempre che con un po’ di buona volontà possiamo risolverla…guarirla…magari con qualche bel locale in più, magari con qualche amico in più, magari con qualche discoteca in più, magari con qualche regoletta civica in più…magari con un paese più organizzato…..e invece….la noia si ripresenta sempre…il grido non si spegne….anche se dopo una certa età cerchiamo di non pensarci più...o peggio ancora….di accontentarci!

Vorrei dire all’autrice dell’articolo:…..lotta pure perché il tuo paese sia più pulito, più civile e anche più organizzato…magari con più possibilità….ma ti prego….non credere che tutto questo sia la risposta alla noia che hai dentro! Anche la città più perfetta, come la vita più perfetta, non riusciranno mai a colmare il desiderio di Infinito che ci portiamo dentro.

Non basta un bel “paese per giovani”, non basta andare fuori e viaggiare lontano, non basta un bel lavoro, non bastano degli amici sinceri e simpatici, non basta la carriera, non basta nemmeno una bella famiglia…..il cuore vuole di più….il cuore vuole l’Infinito, o come direbbe Camus vuole “l’impossibile”! L’unica risposta alla noia è trovare l’Infinito……trovarlo qui a S.Nicandro come a New York…senza l’Infinito trovato e amato è solo e sempre noia…a San Nicandro come a New York! Invece quando uno trova l’Infinito ogni frammento della realtà, anche quello che prima sembrava inutile e brutto….tutto diventa interessante, tutto diventa pieno di valore, tutto diventa avventuroso e grandioso anche se la mia vita e le mie giornate si riducessero a vivere paralizzato in un letto!

S.Francesco d’Assisi si consumava dietro a questa domanda così importante: Che cosa basta al cuore?....sì….abbiamo il coraggio anche noi di chiedercelo: che cosa basta al cuore? Cosa riempie questo desiderio che ho dentro di me, questa tristezza che non so da dove viene, questa noia che mi prende anche dopo l’esperienza più bella..? Cosa basta al cuore? Certo è importante chiedersi: cosa può rendere la mia città un po’ più accogliente? Ma ancora più decisivo per la vita è chiedersi: cosa basta al mio cuore?...e dove posso trovarlo questo Infinito?

 Questo Infinito non è un’idea, non è un sentimento, non è un discorso o un valore astratto…non è un pensiero…no….questo Infinito che solo può vincere la noia della vita è una persona, è vivo e ha un nome e una faccia ben precisi: si chiama Gesù Cristo! Si può incontrare allo stesso modo come duemila anni fa attraverso i suoi Sacramenti e attraverso la grande compagnia della Chiesa in cui posso imbattermi ( come è accaduto a me nella mia prima giovinezza) quasi per caso attraverso il volto di qualcuno che già Lo ha incontrato e può essere un amico o un’amica, un prete o una suora o un professore che improvvisamente ti colpiscono perché in loro cominci a vedere e a sentire la risposta a quel grido e a quella noia che ti porti dentro…e allora cominci a seguirli e piano piano scopri chi è Cristo e ti garantisco…non lo molli mai più!

Auguro a te, a me e a tutti questo incontro con Cristo, l’Infinito che si è fatto carne.....perchè da questo incontro riparte tutto, da questo incontro riparte la vita intera e anche la voglia e il coraggio di cambiare e ricostruire la propria città, un po’ come è successo nel luminoso Medioevo: tutto era crollato, tutto era in mano alla noia e alla disperazione fino a quando alcuni uomini, i monaci, a partire dall’incontro che avevano fatto con Cristo e che gli aveva riempito la vita, proprio grazie a quell’incontro hanno smesso di lamentarsi e di piangere sulle macerie e hanno ricostruito una civiltà!

Forse c’è proprio da augurarsi che anche nel nostro paese, nella nostra Italia e nella nostra Europa riaccada il miracolo del Medioevo!

Don Roberto 

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