Seminario di archeologia all'Università di Foggia

Giorno quattordici gennaio, presso il Dipartimento degli studi umanistici dell’Università di Foggia, si è tenuto un convegno riguardante “l’uso del ritratto in Grecia”. Ad organizzare tale evento è stato il Prof. Riccardo Di Cesare, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca della medesima facoltà.

Ad illustrare le varie tipologie di ritratti sono stati gli studenti delle lauree specialistiche, nonché già dottori triennali in Archeologia e Filologia classica, Emanuele Guida, Denise Tusino e Giuseppe Pasculli.

Emanuele Guida ci ha parlato del ritratto di Socrate. Innanzitutto ha esordito dicendo che per analizzare un ritratto classico si deve partire dalla prima immagine illustre (Vor bild) , poi si deve arrivare alla copia, con la quale si intende una riproduzione fedele all’originale, per poi concludere con la replica, una riproduzione non fedele in tutti i dettagli all’originale. Egli, in seguito, entra nel vivo dell’argomento, parlando delle fonti letterarie che descrivono l’aspetto fisico reale o immaginario di Socrate. Secondo Platone, Socrate era visto come un sileno, ossia come una divinità mitica, brutta nell’aspetto fisica ma capace di educare i fanciulli. Passa, poi, ad illustrare tre immagini di statue di Socrate diverse fra loro. Nella prima vediamo che è presente il naso camuso, nella seconda possediamo dei capelli discontinui, nella terza le sopracciglia sono meno appuntite. In questo passaggio Guida ha voluto ricalcare un preciso concetto, cioè quello secondo il cui un ritratto o una statua sono costruiti anche in base all’idea dell’artista o a seconda del contesto storico-politico- sociale in cui il medesimo vive.

Dopo l’intervento di Guida c’è stato quello di Denise Tusino. Lei ha parlato del ritratto di Saffo. Ha subito precisato che questo ritratto di personaggio femminile è presente sulle rappresentazioni vascolari, su monete, su ritratti scultorei. Interessante è stata la sua introduzione sul personaggio di questa poetessa. Saffo fu una poetessa del VII-VI a.c.. Nata ad Ereso, nell’isola di Lesbo, fu di famiglia aristocratica. Lei fu direttrice del tiaso di Mitilene, una sorta di scuola atta all’educazione matrimoniale delle giovani fanciulle aristocratiche. Dalle fonti letterarie come ad esempio “Le Verrine” di Cicerone si capisce che un certo scultore Silanione fece uno dei primi ritratti di Saffo. Un’altra immagine dell’educatrice è presente anche sull’Hydria di Goluchov, dove Saffo ha le vesti panneggiate in modo aguzzo, i capelli sciolti e si trova vicino ad Alceo che ha in mano un plettro. Invece nell’Hydria di Atene, la poetessa ha in mano un papiro e le sono vicine tre fanciulle, sue allieve.

Per la chiusura del seminario è intervenuto Giuseppe Pasculli. Egli ha illustrato il ritratto di Demostene. Ha introdotto la figura di Demostene dicendo che egli è stato il campione dell’oratoria greca del V a.c.. Egli scrisse orazioni di carattere politico-giudiziario e fu un grande oppositore di Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro il macedone. La sua statua più famosa è rappresentata da una copia romana presente a Copenaghen nella quale egli ha le mani sul ventre e lo sguardo per terra pensieroso e composto.

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