La cultura come pane

Cari lettori,

di tanto in tanto sento il bisogno di rapportarmi con voi. La mia penna scivola, velocemente, su queste righe. Sentivo il bisogno di porvi alcuni quesiti. Secondo voi esiste la cultura a San Nicandro Garganico? Che cos’è la cultura? Quali sono gli strumenti sociali, economici, finanziari per migliorarla? Il termine cultura deriva dal verbo latino: “colo”. Questo verbo indica la lavorazione della terra. Come il contadino è intento nell’aratura e nella coltivazione della terra così lo scrittore o il maestro è intento nella scrittura di un libro, di un documento, di una lezione alla lavagna per gli alunni. Al tempo degli Egizi si scrivevano i papiri. Nel Medioevo i monaci nelle abbazie o nei monasteri raccoglievano, censivano, collazionavano i manoscritti e li conservavano in biblioteche. Come possiamo secondo voi rilanciare queste attività? Incomincio io. Poi spero che mi seguirete a ruota con delle proposte. Io partirei da convegni, conferenze di qualsiasi tipo, atte alla valorizzazione della nostra Italia e della nostra cultura sannicandrese. Se una persona non conosce le proprie origini, la propria terra, secondo me, c’è poco da discutere. I piccoli eventi creati dalle associazioni servono a dare lustro e stimolo alla nostra comunità. Altra proposta interessante è quella di ripartire dalle zone paesaggistiche ed archeologiche del nostro Gargano. Da esempio è Torre Mileto. Signori miei, è possibile fare qualcosa per la nostra biblioteca comunale? La cultura ha il suo volàno li. Molti studenti hanno bisogno di quell’istituzione. I libri sono importanti per i bambini, per i ricercatori, per i tesisti. Quale risoluzione ha adottato tutta la classe politica? Non c’è un modo per usufruire di quei libri? Non si possono collocarli in altro luogo? Io non sono un giurista, non conosco molto le leggi; ma desidero capire.  Ogni uomo dotato di intelletto e di curiosità deve utilizzarla, per me, per porre quesiti. Questo mio articolo vuole far ragionare e riflettere. Io non sono in corsa per nessuno seggio alle comunali. Non voglio nemmeno candidarmi alle elezioni universitarie. Spero, solamente, di smuovere le coscienze e di indurvi ad una sana riflessione.

Vi abbraccio.

Giuseppe Scanzano.

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