Mensa scolastica, la lettera dei rappresentanti dei genitori

Sotto accusa l'aumento del costo dei buoni pasto

L’assemblea dei rappresentanti di classe degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria interessati al servizio di mensa scolastica, nella riunione tenutasi lo scorso 30 maggio, ribadisce la propria assoluta contrarietà alle proposte formulate dall’Amministrazione Comunale nel corso dell’assemblea dei genitori svoltasi l’11 maggio 2012 nella quale è stata data informazione ai genitori della volontà di aumentare ulteriormente per il prossimo anno scolastico 2012-2013 il costo del buono pasto portandolo dagli attuali € 3,20 per la scuola primaria e € 2,75 per la scuola dell’infanzia a € 4,20 per ambedue gli ordini scolastici.

Questa proposta, come ci si può rendere facilmente conto, appare del tutto sconsiderata tenendo conto della situazione economica assai precaria che investe la maggior parte delle famiglie locali e che, spesso, hanno diversi figli iscritti sia alla scuola dell’infanzia che primaria. Il carico finanziario complessivo sulle famiglie diventa praticamente insostenibile senza un intervento di parziale copertura del servizio da parte dell’ente locale, come accade, del resto, in tutte le città che assicurano il servizio mensa scolastica ai propri studenti.

Questa proposta qualora venisse reiterata e approvata metterà seriamente in pericolo la possibilità, da parte dell’istituzione scolastica, di attuare, nell’ambito della propria offerta formativa, il modulo del tempo prolungato di 40 ore di lezioni settimanali che si è rilevato essere, oltre ad una efficace opportunità riservata agli studenti di questa città, anche uno straordinario strumento didattico-formativo in linea con le dinamiche evolutive della nostra società.

La garanzia è testimoniata dal numero delle insegnanti impegnate in questo modulo e dalla loro alta qualità professionale. Sono queste delle considerazioni che fanno parte del documento trasmesso agli organi di governo locale già dallo scorso 17 gennaio (disponibile tra gli allegati a fondo pagina, ndr) come si evince dalla nota che, ad ogni buon fine, si allega in copia e che non ha mai avuto risposta da parte dell’amministrazione comunale.

Rispetto ad essa ne confermiamo l’intero contenuto e, con la responsabilità e la serietà che contraddistingue da sempre i comportamenti dei genitori, vogliamo fare, rispetto alle proposte in essa contenute, un ulteriore passo in avanti proprio alla luce delle note difficoltà economico-finanziarie che attraversa il nostro Comune.

L’assemblea dei genitori ritiene che, per il prossimo anno scolastico 2012-2013, si possano riconfermare le tariffe in vigore per l’anno appena terminato che, come più volte affermato, rappresentano comunque una media delle tariffe di molte città della nostra provincia che assicurano questo servizio.

Allo stesso modo si chiede di riconfermare la modalità organizzativa in essere per quanto riguarda gli orari di presenza in classe eliminando la paventata possibilità di riportare gli alunni a casa per il pranzo e riportarli a scuola nel pomeriggio. Tutto ciò, come ben si comprende, provocherebbe tanti problemi logistici alle famiglie che avrebbero serie difficoltà ad organizzare i tempi di vita e di lavoro.

Nel mentre si chiede agli organi di governo locale di fare proprie queste proposte, si chiede altresì ai destinatari della presente che ne hanno il potere e la facoltà, di indire un Consiglio Comunale monotematico sul problema mensa, anche per affrontare il tema in tutti i suoi aspetti (possibile reinternalizzazione del servizio, capitolati di gara, regolamento mensa, menù adeguati, etc) come dai genitori sottolineato nella citata nota del 17 gennaio 2012.

Vogliamo ripetere a voce alta ciò che abbiamo affermato in più occasioni: la scuola e la formazione dei nostri figli non possono essere oggetto di risparmi e di tagli ma semmai riconosciuti come luoghi privilegiati di investimenti e di cura. A chi ricorda le difficoltà finanziarie del Comune rispondiamo, da un lato, con un concorso e una partecipazione cospicua al costo del servizio e, dall’altro, che la scuola non può pagare gli errori e le negligenze di chi è stato causa di questa situazione.

Comunicato dei Rappresentanti dei genitori Direzione Didattica Piazza IV Novembre

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