Grotta dell'Angelo in preda ai vandali

Forzato il cancello. Il luogo è disseminato di buche

L'accaduto risale a circa un mese fa quando il team archeo-speleologico ARGOD, in un sopralluogo preliminare ad una visita didattica, accertò con rammarico che Grotta dell'Angelo, sul Monte Devio, era stata ancora una volta oggetto di vandalismi.

Questa volta però, a quanto sembra, si tratterebbe di vandali 'specializzati'. Oltre alla rottura del lucchetto che chiudeva il cancello interno (realizzato nel 2009 con il progetto "Chirotteri del Gargano" del Parco Nazionale del Gargano e Università "A. Moro" di Bari - P.I.S. Gargano mis. n. 15), gli speleologi hanno constatato da subito che il ramo Nord della cavità era stato interessato da una indiscriminata attività di scavo.

Buche disseminate ovunque rimandavano, infatti, ad una «intensa ed anomala attività di scavo - si legge nella relazione presentata da ARGOD agli organi competenti - probabilmente riconducibile ad illecita attività umana, con buche disseminate dovunque e riporti di terriccio che compromettono gravemente la composizione stratigrafica del sito ai fini della lettura archeologica. Nel terriccio di riporto, inoltre, si notavano scarsi frammenti ossei e di laterizi».

Dell'accaduto sono stati informati il Sindaco di San Nicandro, la Soprintendenza archeologica e i Carabinieri che, a seguito di un sopralluogo effettuato nel sito, hanno formalizzato una denuncia contro ignoti predisponendo, peraltro, una maggiore sorveglianza del luogo.

Grotta dell'Angelo è una delle poche cavità naturali del Gargano dove è accertata la presenza umana dal periodo preistorico fino a tutto il Medioevo quando, secondo la tradizione, la grotta fu adibita a luogo di culto dell'Arcangelo Michele identificando il terzo sito di questo genere sul Gargano dopo le grotte di Monte Sant'Angelo e Cagnano Varano.

La sua rilevanza storica e archeologica, accertata ampiamente da alcuni studi nei decenni passati, aggiunge ulteriore valore all'intera zona di Monte Devio, riconosciuta da tutti gli studiosi come località di altissimo valore archeologico oltre che naturalistico.

Matteo Vocale

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