Il Sindaco sui sigilli al macello comunale

"Situazione già nota. Ora ne faremo un contenitore culturale"

La chiusura del mattatoio comunale da parte dei Carabinieri del NAS non ha certamente sorpreso il sindaco e l'amministrazione comunale di San Nicandro Garganico. Una chiusura già voluta da una scelta della Giunta già un anno fa e che aveva sollevato le proteste (inconsapevoli, evidentemente) delle opposizioni in consiglio comunale.

Ora, secondo il sindaco Squeo, si è anticipato ciò che doveva essere. Ma resta da capire la condizione in cui i Carabinieri hanno trovato il mattatoio, ovvero una suddivisione strutturale, operata già parecchi anni or sono, che non trova riscontro né nelle carte dei tecnici del Comune né nelle autorizzazioni della ASL.

«I carabinieri - ha dichiarato Squeo dopo il sequestro operato ieri mattina - hanno anticipato quelle che erano le determinazioni già assunte da questo Ente. Non si era più nella condizione di continuare a portare avanti una situazione precaria. Solo per un accordo con gli esercenti locali, avevamo concesso una proroga fino al 31 dicembre».

Squeo, firmata l’ordinanza di chiusura, già pensa alla riconversione della struttura. «Penso che noi si debba prendere in carico le preoccupazioni di un comparto zootecnico che aveva individuato il mattatoio di San Nicandro quale luogo di elezione per la macellazione di capi di grande qualità. Penso anche che debba essere collocata sul tappeto la questione da un punto di vista meramente imprenditoriale.

Ci sforzeremo - conclude Squeo - di ricercare le forze che possano essere pronte a prendere in mano la situazione difficile del mattatoio comunale. Solo in caso di riscontro negativo la nostra idea è quella di trasformare il mattatoio in un contenitore culturale. Realizzare cioè spazi di aggregazione e incentivazione della creatività giovanile. I sigilli chiudono una pagina e ne aprono una nuova per il futuro dei giovani della nostra città».

Staff sannicandro.org

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