Squeo consegna la città a Vincenzo Monte

Ma il sindaco uscente ammonisce, 'saremo esigenti'

Costantino Squeo e il centrosinistra indicano al loro elettorato di andare a votare al ballottaggio del 29 e 30 maggio e di votare per Vincenzo Monte. E' quanto dichiarato ieri sera nel comizio del primo cittadino uscente che ha inteso non prestare un improbabile silenzio a letture equivoche e disorientate.

Ieri sera in piazza Domenico Fioritto c'era lo stesso fiume di gente che, il 12 giugno 2006, aveva accolto Squeo come sindaco di San Nicandro Garganico. Un uditorio curiso - e perciò quanto mai numeroso e silenzioso - per quello che avrebbe detto il sindaco uscente bocciato da un elettorato disperso in cinque rivoli e in parte deluso da un'azione amministrativa fuori dalla consuetudine.

Un'indicazione netta, quella di Squeo, che ha rimarcato come «questa città non può permettersi un ritorno al passato, che sarebbe un ritorno buio, che non permetterebbe di guardare al futuro con serenità». «Con molti ho poco da dire - ha sottolineato Squeo riferendosi a chi compone la coalizione di Monte - ma è necessario condividere che la politica deve essere divincolata dai personalismi e dalle simpatie o antipatie personali».

Un comizio fiume, in cui Costantino Squeo ha parlato con molta chiarezza di esigenze. «Saremo esigenti», la sentenza che ha intercalato l'evidenza delle azioni amministrative intraprese e che è necessario che siano portate avanti, come Squeo ha espressamente chiesto: la questione legale, i costi della politica, il diverso approccio alle politiche sociali, la prevalenza del fattore culturale, la necessità che i ruoli della prossima amministraione siano condotti con responsabilità e senso dello Stato, come non è avvenuto fino ad ora determinando la bocciatura dell'amministrazione attuale.

Squeo ha sostanzialmente dettato le condizioni, chiare e determinate, di quello che è un'appoggio morale e politico sicuramente esterno, che non vedrà nessun apparentamento ufficiale, considerate anche le resistenze di buona parte della coalizione di centro a fare anche un minimo ammiccamento al centrosinistra. «Non ci interessano né posti né pasticci» ha chiosato il segretario del PD Riccardo Tricarico, dichiarazione approvata dallo stesso Squeo che «non sarà parte in causa - ha dichiarato l'ormai ex primo cittadino - non rientrerà in nessun organigramma presente e futuro».

Dedica finale alle vedove di Costantino Flena ed Emanuele Frattollino uomini che «in una sezione umida e rafferma ci hanno insegnato a servire lo Stato e la città con le mani pulite». Altro dato rilevante del comizio di ieri sera, soprattutto verso le conclusioni, la commozione generale di un gran numero di persone, tra simpatizzanti ed anche estranei a quanti hanno retto il governo cittadino in questi cinque anni. «L'ultima volta che ho visto piangere gente ad un comizio è stato ai tempi di Domenico Fioritto», il commento di alcuni anziani abituali frequentatori della piazza.

Intanto le dichiarazioni di Squeo sembrano aver scaldato l'area che fa capo a Nicandro Marinacci, che per sabato sera ha annunciato un comizio in risposta alla scelta del centrosinistra, una scelta evidentemente inaspettata, soprattutto nei termini posti dal sindaco uscente. Meno scaldata la coalizione di centro, dove i contatti si sono limitati, fino al momento, a telefonate di stima e ringraziamento a Squeo e ai suoi, mentre continuano ad essere fermi, a quanto dicono fonti non ufficiali, i dictat di UDC ed affini a non varcare per nessun motivo il cordolo di Pozzo Bove.

E sempre sul fronte apparentamenti, sembra ormai certo quell di Vincenzo Monteo con la lista Caccia e Ambiente, mentre è confermato l'atteggiamento "imparziale" di Oppure Voi e Pier Paolo Gualano, tirato in causa da Squeo in un passaggio senza sconti. «Sono rimasto stranito - ha dichiarato Squeo durante il comizio - dalla presa di posizione imparziale di un amico candidato sindaco: se questo è il nuovo che avanza, se questa è la società civile che deve adurre nuova linfa al confronto politico, siamo messi male. In politica - ha ammonito Squeo - la equidistanza e l'imparzialità sono un peccato mortale».

Domenica è il termine ultimo stabilito dalla legge per dichiarare eventuali apparentamenti. Questa sera, intanto, la coalizione di Monte terrà il suo comizio di ringraziamento alle 20, in piazza Fioritto. Domani toccherà a Marinacci e, da lunedì, si svolgerà l'ultima settimana di campagna elettorale prima che San Nicandro veda il suo nuovo sindaco.

Staff sannicandro.org

(Elaborazione fotografica Nazario Cruciano © 2011)

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