A San Nicandro abusano del logo del Movimento 5 Stelle

La Riccia: "L'abuso è stato fatto da Vincenzo Benedettino"

Luigi La Riccia, esponente del Movimento 5 Stelle in provincia di Foggia e primo firmatario della proposta di legge "Zero Privilegi" prende le distanze da chi come Vincenzo Melpignano e Vincenzo Benedettino, a Cerignola e a San Nicandro Garganico «abusano del logo del movimento». Motivo, questo, che ha spinto La Riccia a segnalare allo staff di Beppe Grillo "le due anomalie".

In Capitanata la vicenda sta assumendo i toni della polemica, ma il "grillino" nato a San Marco in Lamis, ha espressamente dichiarato che nel movimento non esistono leader e garanti. La Riccia difende la sua posizione: «Questa percezione dall'esterno si ha soltanto perché sono un attivista convinto che dal 2006 ha partecipato alla nascita del movimento».

L'esponente M5S precisa che il movimento non è un circolo, ma una nuova idea di fare politica che parte dal basso e dai cittadini, rimettendo in discussione tutto.

1. Possiamo fare una mappatura dei movimenti 5 stelle attivi in provincia di Foggia?
Dunque, prima delle elezioni amministrative appena trascorse, in provincia di Foggia il Movimento 5 Stelle non c'era, inteso come lista e iscritti. C'erano soltanto due o al massimo tre attivisti irriducibili, tra cui il sottoscritto. Con la raccolta firme per l'abolizione dei privilegi ai consiglieri regionali pugliesi abbiamo mosso i primi passi. Parecchi iscritti hanno faticato e non poco a fuoriuscire dagli schemi, un po' per timore dei partiti e un po' per l'abitudine che mancava al cambiamento. Il giorno dopo le elezioni, in concomitanza con la crisi economica, il successo elettorale ha smascherato le intenzioni degli italiani e molti hanno trovato il coraggio di dichiararsi nostri elettori. Ragion per cui oggi possiamo contare su gruppi sparsi in tutta la provincia, nelle maggiori città.

2. Secondo Lei chi in Capitanata ha fatto un utilizzo improprio del simbolo? Ci sono anche politici?
L'utilizzo improprio, o meglio l'abuso del logo-simbolo, è stato fatto dall'ex presidente del consiglio comunale di Cerignola, Vincenzo Melpignano, al quale il 4 giugno, dopo mia segnalazione, è giunta la diffida da parte dello staff legale di Beppe Grillo. Un altro è Vincenzo Benedettino, politico di vecchia stirpe di San Nicandro Garganico che usa il logo su un blog che si chiama Forzasudsannicandro e fa riunioni fisiche nel locali del partito del FLI. Anch'esso è stato segnalato. Si precisa altresì che nel post del primo giugno pubblicato sulla home page del movimento, Grillo ha chiesto di segnalare le anomalie. Noi continueremo a farlo.

3. In base a cosa si ottiene la certificazione-ok dallo staff? Che è composto da chi?
La certificazione per le liste elettorali si ottiene indicando allo staff via mail tutti i candidati con annessi i certificati penali. Sulla base dei contenuti ricevuti, lo staff di Beppe Grillo e quello legale, ubicati nella Casaleggio Associati, si riservano il diritto di poter decidere.

4. In un movimento che afferma di non avere padroni, non crede che il Suo estremo attivismo e le sue forti preoccupazioni stiano andando oltre lo spirito con il quale probabilmente andrebbe affrontata questa avventura?
Probabilmente sì, ma le mie non sono preoccupazioni. Il mio è l'impegno di una persona che si mette al servizio del cambiamento. In tutte le cose c'e chi si impegna maggiormente e chi meno, ma l'importante è il raggiungimento degli obiettivi. Personalmente sono costretto ad impegnarmi il doppio perché molte realtà territoriali stanno emergendo ora e a fatica provo a farli entrare nell'ottica del movimento. Il mio forte dinamismo è dovuto anche al fatto che coloro che intendono avvicinarsi al movimento hanno bisogno di una mano.

5. Lei assume la figura di garante, ma chi garantisce per lei? E soprattutto, non trova che queste due figure, in un movimento che non ha ruoli, possano confondersi facilmente?
Preciso che io non sono il garante di nessuno e che nessuno garantisce per me. Questa percezione dall'esterno si ha soltanto perché sono un attivista convinto che dal 2006 ha partecipato alla nascita del movimento. Mi vedono semplicemente come la persona più esperta. Ma ribadisco, nel movimento non esistono garanti, segretari o presidenti. Indubbiamente lo staff di Grillo ci conosce e si fida maggiormente di noi.

6. Quando a Grillo è stato vietato di tesserarsi con il Pd e di fare le primarie, siete insorti. O meglio, lui è insorto. Per quale motivo allora oggi c'è bisogno di un ok da parte di uno staff per aprire un circolo e aderire al movimento?
Grillo si è candidato alla segreteria del Pd non di certo per fare il segretario. La sua era una provocazione per far uscire fuori dalla politica il marcio, con l'intento di portare il programma del M5S nel congresso e far capire che la società andava da una parte e la classe politica, cieca, dall'altra.

7. I movimenti a 5 stelle non hanno sede fisica. Questo vuol dire che non se ne possono aprire? Come ci si iscrive? Ci sono tessere?
Intanto il movimento non è un circolo , ma una nuova idea di fare politica che parte dal basso, dai cittadini, rimettendo in discussione tutto. Lo staff è deputato alla concessione del logo se ci sono i requisiti e i presupposti. Uno di questi è quello di essere incensurati. Ci si può iscrivere al sito www.movimento5stelle.it. Qui i simpatizzanti e gli attivisti si incontrano per le discussioni sui cosiddetti Meetup, piattaforme informatiche a pagamento (circa 18 euro al mese). Qui possono scambiarsi opinioni, parlare e condividere iniziative per poi attivarle sul territorio.

8. Dopo le firme per l'abolizione dei vitalizi alla Regione etc etc, pensate di fare altre iniziative in provincia di Foggia?
Sicuramente sì, ma facciamo una cosa per volta. Il primo firmatario della legge Zero Privilegi per la provincia di Foggia sono io e posso dirvi che la raccolta firme ha raggiunto quota 17mila. Se tutto va bene saremo chiamati a settembre all'esame della VII commissione presieduta da De Leonardis. Successivamente il consiglio regionale si dovrà esprimere in seduta plenaria con voto palese sulla proposta senza poterla modificare in sede di dibattito consiliare.

Fonte: foggiatoday.it

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