Il sindaco Gualano risponde alla lettera di Luciano

"Dispiace ma il Ministero ci obbliga a particolari tassazioni"

Riceviamo e pubblichiamo la risposta da parte del sindaco Gualano al nostro concittadino Nicandro Luciano, autore della lettera rivolta proprio al primo cittadino con oggetto l'aumento delle tasse locali.
 
«Gentile Signor Nicandro, credo che l’amore verso la propria terra sia qualcosa di molto profondo, qualcosa che va certamente oltre una semplice comparazione fra tributi, peraltro non corretta.

Non ho mai pensato, anche quando ero lontano, che fosse una “punizione” fare ritorno nel mio Paese. Seppur con le sue tante contraddizioni, con i suoi infiniti problemi sociali, economici, amministrativi e, se vuole, di elevata tassazione, vivere nel mio Paese è stata per me una scelta ed una fortuna, esserne poi diventato sindaco un onore ed un privilegio che mi hanno riservato i miei cittadini.

Potrei dirle che le tasse sono elevate per colpa di coloro che hanno dissestato le casse comunali, che è colpa di uno Stato che ha una pressione fiscale tra le più alte del mondo (e magari considerala una “punizione” ed emigrare), invece le dirò soltanto che la sua comparazione è evidentemente ingenerosa e non corretta.

Perché se l’amministrazione di Gorizia, che tra l’altro si trova in una regione autonoma e gode di particolari privilegi di finanza regionale, è possibile operare delle scelte in materia tributaria, in un comune in dissesto, come il nostro, vi è l’obbligo giuridico di applicare le tariffe nella misura massima consentita, tenuto anche conto che l’inosservanza delle prescrizioni dettate dal Ministero dell’Interno comporta la segnalazione dei fatti all’Autorità Giudiziaria per l’accertamento delle ipotesi di reato.

Come vede, per la mia amministrazione applicare le tasse nella misura massima è una imposizione di legge (art. 265 comma 4 D. Lgs. 267/2000), per Gorizia una libera scelta.

Mi creda, è una profonda sofferenza ascoltare i miei cittadini lamentarsi perché non hanno somme sufficienti per pagare le tasse, spesse volte devono fare una scelta drammatica: o pagare le tasse o sopravvivere, magari con una minima pensione. E spesso dinanzi a tanta disperazione vieni assalito dallo sconforto, una sensazione di frustrazione e di impotenza ti assale, e viene voglia di abbandonare tutto.

Ma sarebbe una ulteriore sconfitta per tutti.

Bisogna andare avanti, ascoltare anche ciò che non è giusto, ma perseverare nella direzione intrapresa nella certezza di mandare al più presto un forte messaggio di speranza anche a chi, come lei, “ha tanto amaro in bocca e forti dubbi sulle nostre scelte”.

Presto andrà meglio e ritornerà con rinnovata fiducia da noi.

Un caro saluto

Pier Paolo Gualano»

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