Giorno della Memoria in ricordo delle vittime innocenti di mafia

Ricordiamo l'assassinio di Luisa Fantasia, vittima di mafia all'età di 32 anni

Il 21 marzo è la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, istituita per commemorare coloro che hanno perso la vita a causa della criminalità organizzata. Persone, rese vittime dalla violenza mafiosa.

Ricordiamo Luisa Fantasia, vittima di ritorsione contro il marito carabiniere, infiltrato sotto copertura, all'età di 32 anni davanti la figlia di 18 mesi.

Luisa Fantasia è una giovane donna di 32 anni originaria di un paesino della provincia di Foggia, e sposa di Antonio Mascione, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, tra i pochissimi uomini scelti per contrastare e sgominare il terrorismo di matrice politica. 

Mascione, brigadiere in servizio al reparto operativo del Comando Provinciale di Via della Moscova a Milano, fu incaricato, nella primavera del ’75, di indagare, sotto copertura, sui primissimi traffici di droga che, attraverso il corridoio calabro-lombardo, iniziavano ad interessare il nord Italia.

Luisa Fantasia, vittima di vendetta trasversale, fu il prezzo pagato dallo Stato alla ndragheta spietata e colonizzatrice.

L’omicidio, consumato dopo lunghe ore di sevizie, sotto gli occhi della figlia Cinzia, di soli 18 mesi, fu opera di due balordi, di cui uno ancora minorenne, affiliati ad una delle cosche calabresi egemoni nel traffico di stupefacenti.

I due criminali, seppur rei confessi, furono condannati all’ergastolo.

L’omicidio Fantasia resta, ancora oggi, avvolto da una coltre di mistero sui reali mandatari dell’esecuzione.

Tonino per motivi di sicurezza venne trasferito a Foggia e durante un servizio ad Ascoli Satriano conobbe Maria.

In questa storia c’è tanto, tantissimo di Ascoli.

Maria aprì il suo cuore a Cinzia e tra le due nacque un amore oltreconfine che portò Maria ad abbracciare un infinito dolore familiare, finendo per essere la nuova mamma della piccola Cinzia.

Dopo circa 40 anni, raccolte le forze, Cinzia, quella bambina, unica testimone dell’omicidio della madre Luisa, chiede al fratello Pierpaolo, poliziotto, di indagare sulla vita silente del papà per sapere tutta la verità di quella tragica vicenda italiana.

A Luisa Fantasia furono tributati funerali di Stato a Milano, San Severo e San Nicandro Garganico.

Unico caso in Italia dove un minore è stato punito alla massima pena di reclusione: ergastolo.
Dopo circa un anno uno dei suoi aguzzini fu ucciso nel carcere.

 

fonte: il giornale di monte

 

 

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