Incoronata D'Ambrosio pubblica "A Volte il Cuore ti porta via?"

Ecco il nuovo libro dell’insegnante e scrittrice sannicandrese

Pubblichiamo un articolo tratto da Alidicarta.it di un’intervista di Lara Sarucci fatta alla sannicandrese Incoronata D’Ambrosio dopo la pubblicazione del suo nuovo libro “A Volte il Cuore ti porta via?

«Incontriamo la signora D’Ambrosio nel suo studio, solare e sorridente ci parla del suo ultimo lavoro e del grande amore che la lega alla sua professione. Mamma di un bambino di quattro anni riesce a trovare, tra i suoi impegni, anche il tempo per scrivere e pensare all’infanzia dell’Uganda.

Come nasce signora D’Ambrosio l’idea di questo piccolo libro?

“La scuola italiana sta attraversando un periodo di confusione; da una parte le numerose riforme, cambiano gli indirizzi repentinamente, dall’altra la ricerca di identità da parte di coloro che operano quotidianamente perché si attuino tali presupposti. La mia, in realtà, è una riflessione maturata attraverso i miei anni di servizio all’interno di questo mondo favoloso che è la scuola. Il presupposto è stato comunque una lezione sulla documentazione pedagogica tenuta dal professor Senofonte Nicolli, nella quale eravamo invitati a cimentarci nella stesura di un “prodotto” che per noi poteva rappresentare documentazione”.

Perché la scelta di questo titolo?

“In realtà è una frase di Baudelaire, e per me sintetizza quello che può accadere ad ogni persona quando per esempio ad un convegno, ad una lezione, ad un meeting all’improvviso il cuore rapisce la mente e fuggono insieme nel mondo dei ricordi. Il tutto dura pochi istanti, ma si possono attraversare, rivivere anni, riassaporando quei momenti profondi vissuti con persone “speciali” che hanno illuminato il tuo cammino”.

A chi è rivolto questo lavoro?

“È un breve saggio rivolto a tutti, contiene tre insegnamenti fondamentali: “la maestra deve avere fantasia”, “alla maestra bisogna portare rispetto”, “a scuola si viene con il sorriso”. Tre strade che ogni protagonista del mondo scuola dovrebbe seguire per la riuscita del mandato educativo dei nostri piccoli”.

E dell’Associazione Onlus “i bambini di Antonio” cosa ci dice?

Mi lega un grande amicizia, e anche qui intensi ricordi, ad Anna, Piero, Maria che ogni giorno si adoperano per sostenere le iniziative dell’Associazione di Rodi Garganico. Si occupano dei bambini di Kapeeka, Uganda, costruiscono scuole, nursery e lavorano a stretto contatto con insegnanti e famiglie, garantendo a tutti i bambini di Kappeka di poter frequentare la scuola così da aiutare la popolazione locale a migliorare le proprie condizioni sociali ed economiche. Perché ricordiamoci che è proprio la scuola che determina la crescita di un popolo”.

Da “Garganica”, sono originaria di San Nicandro Garganico, e da educatrice, anche se lontana diverse centinaia di chilometri dalla mia terra e dai miei affetti, ho deciso di sostenerli in diversi modi; condividendo in pieno le finalità e gli intenti ho voluto dedicare a “i bambini di Antonio” questo libro e interamente i proventi del ricavato”.

L.S. »

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