Il 3 agosto a Rodi Garganico “Dust A Poem”,

Il poema di Nguyen Chi Trung tradotto in italiano da Claudia Zilletti

Organizzata dall’Infopoint, il 3 Agosto 2024 alle ore 21, nella sala Consiliare di Palazzo di città di Rodi Garganico, ci sarà la presentazione del volume “Dust A Poem” (Polvere: Poema) di Nguyen Chi Trung a cura di Claudia Zilletti.
Oltre alla curatrice interverranno: il sindaco Carmine d’Anelli, l’editore Marco Solfanelli, Teresa Maria Rauzino, Rosanna Santoro e Ludovica Donnanno.
Composto in vietnamita nel 1996 e riscritto dall’autore prima in tedesco e poi in inglese nel 2020, “Polvere”, una delle vette poetiche del vietnamita Nguyen Chi Trung (1948- ), è stato pubblicato dalle Edizioni Solfanelli nella prima raffinata traduzione italiana e con introduzione a firma di Claudia Zilletti.
Capolavoro di Nguyen Chi Trung, “Polvere” è un poema che esalta i multiformi significati di cui il binomio cenere/polvere si fa portavoce nei secoli e fino ai nostri giorni. Di volta in volta, emblema di vita, di morte e della poesia e di ciò che la trascende, ricopre il mondo in maniera inesorabile, misteriosamente incomprensibile: dalla cenere che  resta dei lapilli del vulcano, alla grigia nevicata che avvolge i cimiteri e le cataste di libri dimenticati nelle biblioteche; dalla polvere che avvolge la ragnatela sul tetto del nido d’amore del poeta, al fitto strato di cenere che richiama alla mente la Soluzione Finale.
“Noi stessi siamo polvere” (strofa 33) e in polvere torneremo, come ricordano i famosi versetti dell’Ecclesiaste; ma in Polvere ritroviamo tanti insegnamenti cari al Buddismo, dalla dottrina della via di mezzo, al Prajñâpâramitâ. Molte le domande insolute che questo poema ci propone: sono gli stessi quesiti
che attanagliarono le nostre menti ai tempi dei lockdown.
Scritto in sessantasei strofe che seguono lo schema metrico dell’“otto-sei” parole per verso, “Polvere”, qui tradotto per la prima volta in italiano, riflette l’elevata musicalità della lingua vietnamita.
Come sottolinea Raffaella Antinucci nella prefazione al volume: “È un lungo poema, rappresentativo dello stile e dei temi esistenziali trunghiani: il tempo, l’amore e la sua fine, la scrittura, il senso dell’umanità, la morte e il nulla. Proprio al nulla sembrano tendere la maggior parte delle strofe, così come la polvere stessa, in preda a un’invasiva opera di nullificazione universale”. In tale orizzonte, l’unico ancoraggio salvifico è offerto, forse, dalla poesia: “Una scrittura vissuta come esigenza di vita, come strumento di sopravvivenza dell’uomo – che la produce o che la traduce – ma anche e soprattutto dell’umano”.
L’autore di Polvere”, Nguyen Chi Trung, nato nel 1948 nel villaggio di Vung Tau, sulla costa meridionale del Vietnam, è considerato il massimo poeta vietnamita contemporaneo. Ha trascorso gran parte della sua giovinezza a Saigon. Dopo aver vinto numerose borse di studio, si è recato in Germania, negli anni Sessanta,
dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Matematica e Meccanica Applicata (1977) presso l’Università di Stoccarda. Ha lavorato come ingegnere astrofisico fino al 1996, anno in cui ha cominciato a dedicarsi esclusivamente alla poesia. Attualmente vive a Stoccarda, dove lavora come poeta e traduttore. Ha scritto
saggi, articoli, lettere e ha tradotto in vietnamita (ma anche in tedesco), fra gli altri, Leopardi, Petrarca, Hölderlin, Khayyam, Baudelaire, Rimbaud, Kavafis, Shakespeare, Keats, Pessoa, Dickinson e Porchia. Scrive sia in tedesco, sia in vietnamita ed ha partecipato a numerosi Festival letterari internazionali. Ha pubblicato
due raccolte di poemi ad Hanoi, in Vietnam,” Poetry - Inner Book” (1996) e “Poetry - Outer Book” (1997).
Nel 2013, una raccolta in sette volumi delle sue opere, “Seven Words”, è stata edita a Saigon.
Occasionalmente, disegna ed esegue calligrafie. Le sue opere sono state spesso pubblicate in forma autografa e privata. In italiano, ha pubblicato il poema “Venti” (Samuele Editore, 2014) e le “Elegie al Futuro Poeta” (Interno Poesia, 2018). Queste ultime, sono state tradotte in spagnolo dal poeta Manuel Moya nel 2019. La pubblicazione di “Venti” è stata presentata a Olhao, Portogallo, nel 2019, in occasione del Festival Internazionale della Poesia, “Poesia A Sul”.

DUST A POEM: I PROTAGONISTI DELLA PRESENTAZIONE DI RODI GARGANICO

Claudia Zilletti, curatrice e traduttrice del poema “Polvere” di Nguyen Chi Trung, docente presso l’ITES
“Angelo Fraccacreta” di San Severo e dottore di ricerca in Anglistica è stata professore a contratto di Lingua
Inglese presso l’Università del Sannio (Benevento), Corso di Laurea in Statistica e Scienze Attuariali. Ha
pubblicato vari saggi.
Marco Solfanelli, nato a Chieti, ha diretto dal 1980 al 1994 la “Casa Editrice Marino Solfanelli”, curandone
soprattutto le collane dedicate al fantastico e alla fantascienza. È Direttore Editoriale della Casa editrice
“Tabula fati”.
Teresa Maria Rauzino, nata a Peschici, già docente di Lettere, ha pubblicato vari volumi di saggistica
storica, fra cui un libro sul magistrato inquirente del processo Matteotti: “Il magistrato che fece tremare il
Duce: Mauro del Giudice”. Con l’Associazione “Centro Studi Martella” ha sensibilizzato l’opinione pubblica
al recupero dell’antica Abbazia di Kàlena (872 d.C), importante monumento medievale della Capitanata e
del Sud. Attualmente è presidente della Sezione Gargano della Società di Storia Patria per la Puglia.
Rosanna Santoro vive a Rodi Garganico dove lavora come docente. Poetessa ed editor, ha curato la collana
“ODISSEA POESIA” per la Delos Book. Membro di Carta Calenella e della Casa della Paesologia, si occupa
attivamente del ruolo dei paesi e del loro stato di abbandono. L’ultima pubblicazione: ed.Giraldi
#ioscrivodigetto.
Ludovica Donnanno, studentessa universitaria di Sannicandro, ha preso parte allo spettacolo “Il Sindaco
Pescatore” con Ettore Bassi. Si esibisce con la compagnia teatrale sannicandrese “Prospettive Artistiche”,
portando in scena vari musical.

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