Video concorso sul futuro della laguna di Lesina

Giovani registi all'opera per la realizzazione di un cortometraggio

Come sarà la laguna di Lesina (FG) nel 2040? Quali sono i possibili scenari cui andrà incontro il bacino lacustre? A chiederselo è un gruppo di ricercatori europei che collabora al progetto di ricerca ARCH (Architecture and roadmap to manage multiple pressures on lagoons). Il team di lavoro, composto da undici istituzioni provenienti da nove Paesi europei, è coordinato dall’NGI (Norwegian Geotechnical Institute) e ha il fine di sviluppare metodologie partecipative efficaci con gli stakeholder, per gestire i problemi che affliggono le lagune in Europa.

Il progetto è finanziato dal Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico della Commissione Europea. La laguna di Lesina rientra tra i dieci casi studio europei ed è l’unico su suolo italiano. «A maggio dello scorso anno (2013 ndr) ho organizzato a Lesina un meeting con gli stakeholders sulle problematiche attuali dell´area della laguna - dichiara Elisabetta Ballarini, ricercatrice dell’Università di Kiel (Germania) e responsabile del caso studio Lesina, che continua - dove si è discusso degli aspetti connessi e percepiti dalle parti interessate».

Un secondo incontro sarà realizzato a giugno prossimo; per l’occasione, sono stati ipotizzati sei possibili scenari di evoluzione della laguna nel 2040 e, attraverso i risultati ottenuti da un questionario online, si cercherà di raffinare ulteriormente le ipotesi di studio, includendo il contributo delle parti interessate. Per ogni caso studio, è stata compilata una relazione “state of the laguna”, in cui si delinea un quadro olistico del sistema lagunare da un punto di vista sociale, economico e ambientale, da utilizzare per scopi di gestione sostenibili.

Per promuovere ulteriormente la partecipazione dei cittadini, è stato bandito un concorso per giovani registi (clicca qui per scaricare il bando) in cui si chiede di realizzare un cortometraggio, della durata massima di cinque minuti, esclusi i titoli di coda, sul tema “Terra e acqua, la laguna di Lesina nel 2040. Rischi ed opportunità”. Il video dovrà focalizzare il futuro della laguna di Lesina, così come potrebbe apparire nell’arco di una generazione dal punto di vista ambientale, economico e sociale. In palio, un premio di 200 euro e un soggiorno a Venezia per partecipare ad un meeting organizzato dalla locale sede UNESCO, dove sarà proiettato il video vincitore del concorso.

Il termine ultimo per la consegna è il 20 aprile, e potranno partecipare gli aspiranti registi che, a quella data, abbiamo meno di trentuno anni. I ricercatori del progetto ARCH hanno pensato sei possibili scenari per il futuro dell’area della Laguna di Lesina. Gli scenari saranno discussi attraverso un questionario on-line nell’ambito di un incontro con i vari rappresentanti di enti ed imprese locali. Per il loro cortometraggio, i giovani registi possono considerare, in maniera non vincolante, anche tali ipotesi. È possibile scaricare la scheda d’iscrizione dal sito o dalla pagina facebook del concorso. (Clicca qui per scaricare i moduli per la registrazione)

In questo progetto, l’Università di Kiel, in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano) è responsabile della laguna di Lesina. Geograficamente, la laguna (41.88 ° N e 15.45 ° E) è situata sulla costa adriatica meridionale, in Puglia, nella parte nord-occidentale del promontorio del Gargano.

Per affrontare questo obiettivo centrale di ricerca, ARCH dovrà:

  • Promuovere un approccio di ricerca integrato per ridurre al minimo i confini tra le diverse discipline scientifiche relative alla comprensione delle vulnerabilità dei lagunari e dei sistemi di estuario, ora e in futuro.
  • Integrare le informazioni scientifiche esistenti nel contesto dei servizi ecosistemici per valutare lo stato del quadro sociale, economico ed ecologico per i siti di casi di studio lagunari stabiliti e collegare a una metodologia di pianificazione territoriale .
  • Utilizzare un vero processo partecipativo con le parti interessate, tra cui i responsabili politici, autorità, ONG e imprese per descrivere ogni sistema lagunare e preparare lo “state of the laguna”.
  • Formulare strategie realistiche verso una gestione sostenibile della laguna, alla luce delle pressioni presenti e future, tra cui il cambiamento climatico, l’aumento dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione e lo sviluppo.
  • Garantire l’eredità del progetto attraverso lo sviluppo di ”tabelle di marcia per la gestione della laguna”, con l’accento sulla governance basato sulla comprensione della vulnerabilità delle lagune e degli estuari.

Fonte: Giorgio Ventricelli per ambienteambienti.com

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