Lettera aperta di una mamma di una bambina disabile

"San Nicandro non ha ancora adottato la figura dell’educatore comunale"

Riceviamo e pubblichiamo, nella sua forma integrale, una lettera aperta da parte di una mamma di una bambina disabile rivolta principalmente all'Amministrazione Comunale.

«Caro Sindaco e cari assessori, mi chiamo Celeste Soccio, sono la mamma di Anita, una bellissima bambina di 10 anni affetta da autismo.

Vi scrivo questa lettera perché sono indignata. Infatti, mia figlia vede negati alcuni diritti fondamentali che le spettano e in quanto minore e, ancor più, in quanto portatrice di handicap. Io come genitore sento il dovere morale di denunciare una situazione che si perpetua da parecchio tempo.

Anita, purtroppo, nel giorno libero della sua insegnante di sostegno non può frequentare regolarmente l’orario delle lezioni scolastiche, questo succede perché il comune di San Nicandro non ha ancora adottato la figura dell’educatore comunale.

Quella dell’educatore è una figura importantissima, poiché va ad integrare e ad aiutare gli insegnanti di sostegno nel computo delle loro attività didattiche. L’educatore si colloca all’interno della cosiddetta categoria dei “professionisti dell’aiuto” cioè di coloro che entrano in contatto con varie tipologie di utenti che necessitano di sostegno.

Io stessa ho lamentato svariate volte la mancanza di questa figura nella scuola sannicandrese. Ogni volta che mi sono rivolta al comune per denunciare tale mancanza la risposta è sempre stata la stessa: “siamo in dissesto, non abbiamo i fondi per istituire tale figura”.

L’ultima volta che mi sono recata presso gli uffici comunali preposti mi è stato detto di pazientare fino a gennaio, ma io non ci credo più! Sono convinta che si possano fare dei tagli, ma non sulla scuola, specialmente non a discapito di quei bambini speciali come la mia Anita, che hanno il sacrosanto di diritto, costituzionalmente sancito, di esser trattati nella stessa maniera dei bambini più fortunati di loro.

Non voglio avere mica la luna… vorrei soltanto che mia figlia, come tutti gli altri bambini, possa frequentare la scuola in maniera adeguata con la presenza di un Educatore.

Spero che queste poche righe servano a sollevare un problema che la politica, quella fatta con la “P” maiuscola dovrebbe far sempre proprio e che la nostra San Nicandro possa diventare, partendo da queste piccole cose, una città migliore.

Distinti saluti

Celeste Soccio»

Menu