ASP Zaccagnino, Nicandro Di Salvia si difende

Il presidente della Fondazione risponde ai consiglieri regionali

Dopo le interrogazioni dei consiglieri regionali Giuseppe Lonigro e Michele Losappio della cattiva gestione dell’ASP Zaccagnino, ora è il presidente Nicandro Di Salvia a rispondere alle accuse. Una lettera di ben cinque pagine (che riportiamo per completezza in allegato) per difendere il suo operato.

«Mi scuso innanzitutto se questa nota arriva con un po’ di ritardo – apre Di Salvia – ciò è dovuto al fatto che, nelle scorse settimane, il mio tempo l’ho dovuto dedicare alla elaborazione del Bilancio di previsione 2015 e Pluriennale 2015/2017».

«Nelle interrogazioni dei due autorevoli esponenti della nostra Regione sono contenute una quantità incredibile di imprecisioni, falsità, calunnie, offese, che colpiscono profondamente l’onorabilità dello scrivente, del Consiglio di Amministrazione e dell’Azienda Pubblica che ho l’onore di amministrare».

Successivamente vengono analizzate le principali quattro questioni sollevate dal consigliere Lonigro. Difende innanzitutto la questione relativa al Direttore Generale Immacolata Panettieri, affermando che al momento è in malattia e per evitare di chiudere l’ASP ci si è dovuti rivolgere ad un supplente, Michele Fabio Ferro.

Interviene poi sui contratti di affitto dei terreni di proprietà dell’ASP: «Il CdA ha sempre adottato una linea di condotta di estrema coerenza, imparzialità, obiettività e rigore. Per piccoli appezzamenti marginali, la cui coltivazione diretta sarebbe stata economicamente non remunerativa, il CdA, su richiesta dei piccoli affittuari, non aveva mancato di concedere il rinnovo dei contratti di affitto. Quando, invece, si è trattato di grandi appezzamenti detenuti da agrari da più di 50 anni, spesso con affitti risibili, l’orientamento del CdA è stato quello del non rinnovo dei contratti di affitto».

E ancora sul compenso riconosciuto al presidente del Collegio dei Revisori: «Se alcuni nostri amministratori regionali, fra cui Lonigro, invece di versare lacrime per le indennità troppo basse corrisposte ai poveri revisori, si impegnassero a modificare la Deliberazione della Giunta Regionale n. 650/2008, nel senso di fissare non solo il limite massimo di tali indennità, ma anche quello minimo, il problema sarebbe bello e risolto. Aggiungo che i due revisori di nomina dal CdA, il Rag. Viggiani e il Rag. Cicerale, hanno accettato con entusiasmo i compensi ridotti, a condizione, però, che i risparmi conseguiti fossero riversati nei capitoli di spesa relativi all’assistenza ai bambini poveri».

Infine sulla Comunità Alloggio per Minori Disagiati, Nicandro Di Salvia scrive che nei prossimi giorni, in attesa dell’iscrizione della comunità nel registro della Regione, la struttura verrà aperta e sarà in funzione. E’ stata infatti già deliberata la denominazione, ovvero la titolazione a don Tonino Bello.

Concludendo il presidente dell’ex Fondazione Zaccagnino fa un sunto di quelle che sono state le attività svolte dal 2010, anno del suo insediamento.

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