LA DOMENICA DELL’AVVOCATO 90
di emilio panizio
Il fondatore del comitato per la liberazione, IL MITICO RENIVALDO BRAMBILLA, colpito da tremendo male, giaceva riverso in un letto della CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA. I tempi di guarigione si facevano sempre più in là. Il comitato era allo sbando.
Fra le case del villaggio, dietro ai cancelli arrugginiti, all'ombra delle tettoie di eternit, i pochi proprietari superstiti scambiavano fra loro frasi di rinuncia e di sconforto. Le speranze di un condono generale erano una chimera o un vecchio ritornello che nessuno canta più. Il Comune, nel silenzio generale, approfittando delle violente mareggiate di gennaio, una dopo l'altra procedeva ad eseguire le ordinanze di demolizione che da decenni aspettavano di essere eseguite. Le pareti, le vetrate, le tettoie e i serbatoi, crollavano fragorosamente sotto i colpi delle ruspe facendo un rumore sinistro che si confondeva con quello delle onde inferocite. E, dopo il danno la beffa, i costi delle operazioni venivano posti a carico dei proprietari abusivi. Qualcuno cominciava a pensare che forse conveniva demolire la propria casa prima dell'arrivo delle ruspe. Si risparmiava. Altri, ignari o lontani, dormivano sonni tranquilli. Avrebbero appreso della demolizione con la notifica della cartella esattoriale con l'importo da pagare a titolo di rimessione in pristino. Nella vicina Sannicandro, la gente preparava abiti e carri allegorici, per l'imminente carnevale 2025. Finito Sanremo anche la televisione era tornata alla normalità. I prezzi dei generi di prima necessità salivano vertiginosamente e nessuno sapeva spiegare perché. La pioggia, la gelida pioggia di febbraio teneva a bada i cani.
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