Tiziano Sclavi ed il suo Dylan Dog

“Che cosa sta succedendo al nostro Paese? Che sta succedendo al nostro mondo? Sembra che tutti siano invisibili gli uni per gli altri…sembra che niente abbia più importanza”.

Dylan Dog.  “Memoria dall’invisibile”.

Cari lettori,

è un piacere interagire con voi. Mi tornano alla mente, in queste giornate estive, alcuni ricordi di infanzia. Era di domenica. Dopo la consueta messa domenicale, vestiti a festa, ci recavamo con degli amici in edicola per acquistare uno dei più famosi fumetti a livello mondiale. All’epoca vi erano, ancora, le lire in circolazione e con la paghetta dei nonni, potevamo acquistare un “Dylan Dog”. Oggi vi parlo del famoso investigatore nato dalla matita di Tiziano Sclavi. Sclavi è uno scrittore e fumettista italiano. Egli nasce a Pavia da una famiglia di condizione agiata. Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrisse alla facoltà di lettere della stessa città, non conseguendo la laurea. I suoi primi incarichi presso il “Corriere dei ragazzi” lo portarono ad abbandonare gli studi accademici. Sclavi, nel 1973, pubblica una serie di racconti polizieschi. Negli anni ottanta raccoglierà un grandissimo successo con l’affascinante investigatore londinese. Il 1983 sarà il grande anno di Dylan Dog. Dylan Dog è un investigatore privato, il quale indaga su casi definiti “paranormali”. Egli possiede un maggiolone cabriolet.

L’investigatore non crede mai alle coincidenze. I suoi avversari sono, principalmente, uomini, donne, demoni, zombies, creature mostruose. Tali antagonisti sono reali o frutti della propria immaginazione. Dylan è coadiuvato dal suo aiutante, Groucho Marx, dedito a somministrare ai propri clienti, freddure sarcastiche. Questo investigatore è solito vestire con una giacca nera, camicia rossa, e scarpe “Clarks”. Dylan, il più delle volte, intrattiene delle relazioni sentimentali con le proprie clienti. Non conforme alla tecnologia, è legato alla scrittura degli appunti su un personale diario. Egli è un appassionato di film horror e di musica; Dylan, infatti, suona il clarinetto. Quanti di voi, presi dall’ incredulità, non si è mai lasciato andare all’espressione, utilizzata da Dylan Dog: “Giuda Ballerino”?  

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