Un sindaco mediatico

Domenica  3 ottobre 2021, la comunità di san nicandro garganico (che da anni e anni veniva data come agonizzante e sprofondata nel degrado e nell’illegalità) ha avuto un sussulto. Non sappiamo se si tratti del classico sussulto che precede la morte definitiva. O se invece siamo di fronte ad uno scatto di orgoglio che nasconde un ultimo residuo, flebile scatto di vitalità. E fin qui.  Certo l’avere eletto al primo turno il capo della amministrazione comunale, lascia pensare. Sarebbero bastati 2 o tre punti percentuali in meno e ecco lo spettro del ballottaggio. Un ballottaggio rischioso. Altamente rischioso. Ecco forse questo rischio è stato avvertito e la comunità ha deciso di non volerlo correre e ha eletto al primo turno un sindaco che tra l’altro – come qualcuno ha detto acutamente – ha dovuto imbarcare anche pezzi della destra locale con annessi voti. E fin qua. Rileviamo che il neo eletto consiglio comunale è composto almeno per metà dagli stessi consiglieri che vi siedevano prima e dunque dobbiamo concludere e ritenere che conoscano molto bene quelle sedie. L’altra metà, più o meno, è costituito da matricole alla prima esperienza istituzionale. Nel complesso si tratta di un consiglio comunale parecchio giovane. Con quello che ciò significa nel bene e nel male. Ci sembra anche a basso tasso ideologico. Anche qui nel bene  e nel male. Oggi nel giorno dell’investitura ufficiale – trasmessa a reti unificate con diretta condotta da un giornalista curiosamente  eccitato dai numeri di spettatori -  c’era euforia, entusiasmo. E fin qui. Il neo sindaco ha la patente di giornalista. È abile sui social. E questa abilità potrebbe avergli procurato quel due o tre per cento di voti che hanno fatto la differenza. Questo dunque è il primo sindaco della storia di sannicandro che ha un dialogo diretto con i suoi elettori. E da ora in poi ne siamo certi l’avrà con i suoi amministrati. Un dialogo mediatico. Un medialogo. È un fatto senza precedenti. E presto vedremo le conseguenze. Le conseguenze politiche. Perbacco se le vedremo.

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