Visita al Museo Civico di Foggia

Giorno 11 novembre, gli studenti del Dipartimento degli studi umanistici dell’Università di Foggia hanno svolto una visita guidata presso il Museo Civico della stessa città situato in piazza Vincenzo Nigri n.1.

Il museo nato nel 1931 ha varie funzioni. Ospita una pinacoteca relativa alla pittura del '700-'800, una sezione archeologica dedicata all’illustre archeologa foggiana Marina Mazzei ed infine una sezione etnografica. La sezione etnografica va dal periodo preistorico a quello imperiale. Prossimamente, tale museo sarà rinnovato con la possibilità di utilizzare dei tablet per accedere ad ulteriori informazioni culturali. Ad illustrare le bellezze artistiche di tale luogo è stata la professoressa Gloria Fazia, nonchè direttrice dell’impianto. Lei ha esordito dicendo che in Daunia c’è una produzione ceramica policroma a tempera, diffusa anche a Canosa.

Del terzo secolo a.c. sulle ceramiche erano presenti scene di battaglie. Il Neolitico della Daunia del settimo millennio porta tracce di insediamenti in villaggi trincerati del Tavoliere dove c’erano le capanne. Importante per la Daunia sono stati gli studi condotti ad Arpi. Lì è stato possibile ritrovare la ceramica geometrica, inizialmente con decorazione bruna poi rossa. La prima produzione della Daunia riguarda gli oggetti metallici, bordature, fibule grandi o da parata che mostravano la ricchezza del defunto. La prof. Fazi continua affermando che sono stati ritrovati nel nostro territorio più di 1000 villaggi e che i vasi costruiti allora servivano per contenere il cibo, il grano etc…

Proseguendo nelle varie sezioni, è degno di nota il corredo funebre di una donna di Herdonia. Tale corredo presenta una brocca ad ansa verticale, poi un girocollo d’argento, e bracciali di bronzo. Probabilmente la donna portava al femore un anello di osso. Di ammirevole bellezza è una stele femminile ornata di collane, fibule, cintura con frangia e anello d’osso. La stele maschile, invece, era formata da armature. Risaltano alla vista i famosi vasi apuli del quarto secolo a.c. Formati in ceramica rossa rappresentano vari miti come quello di Niobe o Efesto. Da ammirare è “Il ritratto di Diomede ad Arpi” dipinto da Nicola Parisi. Tale raffigurazione mostra Diomede, eroe della guerra di Troia, il quale è accolto trionfalmente ad Arpi.

Giuseppe Scanzano

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