"Fogli Spogli" prima opera della sannicandrese Sara Contessa

E' uscito il primo libro della sannicandrese Sara Contessa. Nella sua composizione, dal nome "Fogli Spogli", la giovane autrice parla di una Puglia diversa, incantata nei secoli. A seguire alcune recensioni del libro: 

Le composizioni di Sara, nel suo libro Fogli Spogli, sono una carezza per chi sa ascoltare la sensibilità che abita, la sua interiorità, gli altri e la natura.

Le parole scritte sono essenza, come essenza è “scoprire se stessi” lungo il viaggio della vita, un viaggio che parte dal presente, dal qui ed ora, verso un “non ancora” ignoto …

Il tema della natura attraversa le poesie di Sara: gli “alberi d’ulivo”, che devono subire lo scavo moderno, per la TAP, sono la grammatica del dolore di uno sviluppo sordo alla delicatezza e alla bellezza del creato.

Come non celebrare, la bellezza silenziosa dei trabucchi, cattedrali laiche del Gargano, vedette con le quali «il mare fa solletico a se stesso», ed in cui «i momenti rari offrono svolte».

Il Tarantismo come caso tutto meridionale, è per Sara, il graffio continuo ad una terra fragile e delicata, che non merita “cuori d’acciaio”, ma necessita di attenzioni plurali in grado di rendere amorevole quella terra in cui alla danza delle anime continui ad essere associata la danza dei corpi.

«Scelgo di amarti, non di afferrarti; in assenza del “mio” come desiderio, nella mancanza dell’ “Io” come bisogno», ecco come si coniuga l’amore alle latitudini esistenziali di Sara, «amo per davvero la libertà dell’altro».

C’è, ancora la ricerca del “Dio” e dei suoi suoni. Dio, “la chiave musicale” che non si stanca di comporre vita insieme alle persone che vivono sotto il cielo.

Questa raccolta di versi lancia un messaggio vero e in grado di superare le paure moderne: «Abbracciarsi è darSi. È dirSi, è sempre Sì.»

In un tempo presente in cui sembra tutto egoismo e viene annullato l’altro, Sara ci ricorda che «il tempo è solo per amare», e che «l’amore è la combinazione di pochi istanti che sciolgono anime simili».                                     

Tommaso Pasqua

E ancora:

«Sara ha osato. Ed offre ad un pubblico di lettori, che le auguro numeroso, un repertorio di componimenti che spazia su varie tematiche contemporanee, senza mai perdere di vista l’aspetto empatico e quello, direi, più incline alla riflessione filosofica sul suo speciale modo di stare al mondo.

Nell’epoca dell’immagine, abusata e stravolta nei social media, Sara ha rinunciato all’approccio visivo per ripiegare sulla parola e ridestarne la capacità di comunicare, nella consapevolezza che anche il verso sa impressionare, come una figura, l’occhio di chi legge. E il verso sa anche proporsi come certe figure ambigue tipiche dell’arte visiva, suscitando più di un’emozione, talora in contrasto.

Il tratto quasi adolescenziale, il desiderio di affermare il suo essere personale, la sacralità della vita in ogni sua espressione, sono la cifra dei componimenti di Sara, cultrice di bellezza e tenerezza.»  

Costantina Montemitro

 

Libro disponibile tramite Autrice- Malatesta Editrice

online: Libreria Universitaria - Il Libraccio - Isbn.

 

Menu