L'attuale crisi amministrativa a San Nicandro. Quali soluzioni?

Agli inizi di Aprile, le prime rondini hanno volteggiato nel cielo di San Nicandro; è questo un segnale dell’arrivo effettivo della primavera, sperando che il tempo possa volgere al bello e preludere alla stagione calda. Ma, di solito, si dice pure “Una rondine non fa sempre primavera”. Il proverbio può essere  usato metaforicamente per parlare della politica inerente San Nicandro, in questo periodo, e se facciamo coincidere il tutto con l’avvio delle consultazioni programmate dal sindaco Ciavarella per incontrare la minoranza consiliare e scongiurare la crisi aperta. E’ troppo presto per sapere dell’esito degli incontri ed è ancora prematuro capire come si risolverà il tutto. Nei prossimi giorni  poi si potrà delineare una “road map” con le forze della maggioranza a cui il sindaco deve riferire sui punti dei vari incontri e  le trattative” condotte per valutare attentamente programmi, impegni, disponibilità assessorili ed altro, per arrivare o alla mediazione finale oppure non firmare nessun contratto. Tutto dipende dalla volontà dei consiglieri delle due parti politiche di giungere  a conclusioni positive e far quindi “primavera” risolvendo le problematiche politiche ed amministrative del nostro Comune . E’ ciò che si auspica, nell’interesse di tutti, cercando di ricominciare su basi certe e stabili, superando dannose situazioni di stallo politico e lotte di interessi personali con l’alibi di una contesa di principi che, inevitabilmente, portano a ricadute di ogni tipo. Siamo abituati a questi intervalli, al bello e al cattivo tempo nel giro di poche ore, ma è ora di smetterla con questi battibecchi civettuoli di chi non sa che fare e come per amministrare saggiamente e proficuamente a vantaggio della nostra collettività, ormai non più disposta a perdere tempo votando spesso e a veder tornare i soliti noti, senza dignità e rispetto per ciascuno. Personalmente ho sempre considerato Costantino Ciavarella un ottimo professionista, un amico rispettoso e riservato, ben educato e degno di stima , ma non un politico, per quanto esperto,  del tutto capace di guidare un’ amministrazione, almeno quella che ha formato dopo il voto di giugno 2018, con alcuni consiglieri poco affidabili e non coerenti, credendo di poter contare su tutti e sempre. E ora si vede il risultato. Spesso, la politica sembra essere fatta per chi ne vuole trarre profitto esclusivamente personale e per speculare. E Costantino Ciavarella non lo vedo in questo ruolo. 

Al di là dell’opinione personale e senza retorica, noi sannicandresi vogliamo una bella e proficua stagione sul piano politico – amministrativo, per vivere come si deve e richiamare a casa quegli interi nuclei famigliari che sono stati costretti ad andare altrove a cercare ciò che il paese non può dare in termini di lavoro e vivibilità.  Ed intanto le rondini continuano a volare nel nostro cielo. 

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