Riscossione Tributi: La torre di Babele

Nel programma elettorale (firmato anche da chi scrive –in qualità di presentatore della lista RINASCITA-) vi è un punto primario, approvato dalla coalizione vincente, la “Gestione tributi: Alla tematica delle nuove assunzioni è da connettere l’assoluta necessità, sicuramente prioritaria, di internalizzare la riscossione dei tributi comunali: la scadenza della commessa SO.G.E.T.  S.p.A. fissata al 31/12/2021 ha già determinato una deliberazione di Giunta per l’indizione di nuova gara; che dovrà attuarsi entro novembre (2021), prevedendo l’esternalizzazione del solo coattivo e il supporto sui tributi minori e gli accertamenti. La collaborazione con risorse di altri Comuni più virtuosi, già contattate, potrà favorire la formazione idonea al personale dell’Ente per la gestione quasi totalmente internalizzata entro due anni.”  Passo” Integralmente riportato”!!!! Dopo l’insediamento del Primo cittadino, di questa problematica, a livello politico non si è mai discusso, per quel che si sa.

Il 29 dicembre 2021 la Giunta intera, con Delibera n.120: Rinegoziazione contrattuale con la società predetta (consultabile online) ha fatto l’inversione di marcia. A parte le date sbagliate col tipico copia e incolla, – argomento atavico: ricordate l’approvazione di regolamenti finanziari di altro Comune – con la passata amministrazione-?  Il contratto era scaduto il 23.04.2020. Fu prorogato e rinegoziato fino al 23.12.2020 con riduzione dell’aggio per la Società poi ri-prorogato fino al 31.12.2021 con riduzione della quota fissa a €. 35.000 per il 2021 e aggio dal 22,82% al 19,82%. Oggi il Primo cittadino, anziché dare finalmente atto a quanto scritto nel programma elettorale, in delibera scrive “…visto la nota n.13287 del 17.12.2021 da parte della Società, comunica di  deliberare il rinnovo contrattuale fino al 30.06.2022 e comunque fino alla conclusione della procedura di gara tesa ad individuare il nuovo affidatario del servizio tributi, nonché chiede di proporre, seppur marginale, miglioramento delle condizioni economiche del servizio, passando dal 19,82% al 19,22%!!!! Di procedere alla predisposizione del nuovo capitolato d’appalto del bando di gara (sono anni che lo si deve predisporre) il tutto entro il 28.02.2021”. Si proprio così!!! Dite voi: a che gioco si gioca coi soldi dei cittadini? Si è detto di procedere in una direzione (facendosi votare –lasciamo perdere i voti “amicali” per non chiamarli in altro modo-- dai cittadini) e poi si effettua una inversione di marcia a “U”? In questo periodo pandemico, nel quale le famiglie si affannano per far quadrare il bilancio familiare, qualche centinaia di esse, in questi giorni, si son viste recapitare ingiunzioni di pagamento (con preavviso del fermo amministrativo di beni mobili registrati-automobile-) per gli anni: 2013-2014-2015-2016 nei quali si dice che i contribuenti, pur avendo ricevuto l’avviso di accertamento (?), non hanno ritirato lo stesso e “ per compiuta giacenza” se non pagano verranno fermate le loro auto. Molti, con l’acceso agli atti, hanno verificato firme false alle raccomandate. E cosa dire che la Società, o chi per essa, non affigge più, a giugno e dicembre di ogni anno solare, i manifesti murali per mettere al corrente l’aliquota e la casistica di come pagare l’IMU con le varie categorie immobiliari?

E gli accertamenti, continui e mai aggiornati, della “tassa sull’immondizia” su chi ha una lieve differenza di superficie dichiarata mentre, a detta della precedente amministrazione vi è una evasione totale di circa il 47%? Ritengo che il tutto debba avvenire con la gestione, reale e fatta bene, in economia dei tributi locali e far sì che il cittadino riceva, dal Comune, il bollettino da pagare, con l’indicazione di tutti gli immobili posseduti. Così si estingue, quasi del tutto, l’accertamento coattivo. Per quanto riguarda il controllo e la riscossione coattiva: creare un consorzio-associativo-, o qualcosa di simile, di giovani professionisti che possano svolgere, a percentuale, lo stesso lavoro di queste società: sappiamo bene che non godono di purezza e che spessissimo sono indagate per mafia, con aggi non sempre economicamente vantaggiosi per i Comuni. E perché gli accertamenti vengono predisposti sempre all’ultimo mese di scadenza, a loro disposizione per legge, con sovraccarico di sanzioni e interessi di mora? Anziché favorire “il ravvedimento oneroso”? Occorre garantire all’Ente la proprietà assoluta della Banca dati tributaria locale. Ricordiamoci della “San Giorgio” la quale oltre a non restituire oltre €. 1.700.000 ai sannicandresi non ha mai restituito la Banca dati!

Dispiace che questa “nuova Amministrazione” non abbia avuto il coraggio di dare una svolta energica ad un punto qualificante del programma elettorale proposto ai cittadini.  L’affare “Tributi” è vitale per un Comune al fine di redigere un Bilancio –preventivo e consuntivo- realmente veri e proficui assolvendo a ciò che il D. Lgs. n.267/2000 dichiara agli artt. 13 comma 1 e 78 comma 1. Bisogna puntare ad un pareggio di bilancio dimostrato e non utopico.

Un bilancio politico e non semplicemente “burocratico”. Molti consiglieri lo votano per non tornare a “casa”. E la minoranza perché è silenziosa?

Se si desidera uno sviluppo economico e sociale della Città occorre oculatezza e onestà nel gestire il denaro pubblico. E come diceva un “aulico”: Pro cupo cuprea missa habenda est (senza soldi non si hanno messe). E comunque la speranza è sempre l’ultima a “morire”. Ma, come ha detto il Presidente dello Stato, la SPERANZA SIAMO NOI. Il che è tutto un programma civico.

  Prof. Gambuto Antonio (Nino) responsabile politico di “Rinascita cittadina”.

 

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