Nell’articolo intitolato Apertura della comunità residenziale “Dopo di noi”, la Redazione di Civico 93 giorni fa ha pubblicato una comunicazione della Presidente dell’ASP “Dr. Vincenzo Zaccagnino”, dr.ssa Patrizia Lusi, nella quale si dà atto della apertura di detta comunità residenziale in Corso Garibaldi a San Nicandro Garganico. Una struttura moderna che consentirà di sperimentare a 12 ospiti parzialmente autosufficienti, momenti di autonomia e di socialità. La Presidente ha ringraziato sia la ditta esecutrice dei lavori di ristrutturazione, sia la Regione Puglia per l’erogazione del finanziamento, sia il Sindaco di San Nicandro Garganico per l’aiuto profuso nelle autorizzazioni, edilizie ed operative. Ha ringraziato, infine, chi tanto tempo fa gli ha dato la possibilità di sperimentare la capacità di essere utile alla società. Ed ha concluso: “Aver migliorato (nel mio piccolo) la vita delle persone è un risultato che ogni giorno assume un significato diverso e mi rende sempre più orgogliosa. Grazie”.
Tutto ciò è unicamente formidabile. Non credo, infatti, che sia Lei a dover rivolgere ringraziamenti agli altri, ma tutta la popolazione sannicandrese deve fare i complimenti, applausi e riconoscimenti alla Presidente, dr.ssa Lusi, per essere stata la regista ed aver gestito l’opera altamente meritoria, sopra citata.
Dal dialogo con alcuni compaesani è emersa una vagonata di dietrologia. Nondimeno, qualunque siano state le ragioni soggettive poste alla base della predetta comunicazione, comunque la cittadinanza potrà usufruire di una struttura a valenza eccelsa. Per cui diamo merito al merito. Tutto il resto lascia il tempo che trova.
Inoltre, non può restare indifferente e merita un breve commento la motivazione insita nella seguente frase: aver migliorato (nel mio piccolo) la vita delle persone è un risultato che ogni giorno assume un significato diverso e mi rende sempre più orgogliosa. Con queste parole la Presidente ha espresso l’immedesimazione della sua persona nei fini istituzionali dell’ente che presiede. Realizzando un capolavoro di etica pubblica. Che cos’è l’etica? E’ una parola oggi dimenticata. E’ l’insieme di quei comportamenti che ognuno di noi può tenere non solo per il proprio bene, ma per il bene della collettività nella quale vive. La cosa bella dell’etica è quella di contribuire a rendere il mondo un luogo migliore. Esiste una cosa più alta di rendere il mondo un luogo migliore? No. Non esiste. E la Presidente di tutto ciò è orgogliosa. La nostra vita è tesa verso ciò che noi riteniamo belle. Alle cose belle che ci fanno stare bene. E l’etica si riferisce proprio alle cose che ci fanno stare bene. Non solo verso il profilo estetico ma soprattutto etico. In un momento storico come questo l’etica ha una valenza fondamentale. E’ la bellezza dell’etica che oggi ha un valore assoluto, totale.
Quando si entra nella dimensione dell’etica vuol dire aver acquisito, nell’anima, un gusto per la proporzione, un gusto per l’equilibrio, un gusto per l’armonia, un gusto per tutte quelle caratteristiche che poi non possono non diventare un gusto per la giustizia. In definitiva, la dimensione dell’etica richiama una una sete di giustizia e di legalità. Grazie Presidente.
Francesco Sticozzi