L'UDT di San Nicandro a rischio chiusura

Sempre più insistenti le voci che circolano in città

Con l’invecchiamento della popolazione, si assiste a un  incremento di patologie cronico- degenerative e disabilità, con conseguente aumento di bisogni assistenziali. In tale contesto diventa strategico il potenziamento dell’assistenza territoriale, ridefinendo le reti assistenziali utili a garantire una risposta , ai bisogni di salute dei cittadini. A seguito dei tagli di posti letto negli ospedali per acuti, è opportuno un potenziamento dei servizi  territoriali, inoltre è utile anche una integrazione tra Ospedale e Territorio per garantire la continuità delle cure senza soluzione di continuità.

A tale scopo, dal 2005, nasce a San Nicandro Garganico, ma anche in altri Comuni del Gargano, l’Unità di Degenza Territoriale ( UDT) tra i primi ad aprire sul territorio nazionale, oggi sono sempre più presenti  in tutte le Regioni sotto il nome di Ospedali di Comunità , ultima approvazione l’iniziativa frutto di un’intesa in Conferenza Stato-Regioni n° 3786 del 26/02/2020. L’UDT, è un servizio residenziale territoriale, inserito nella rete dei servizi distrettuali, volta a garantire una rapida risposta assistenziale, in regime di ricovero, a persone in condizioni di bisogno assistenziale  e socio- sanitario.

Garantisce le cure ad utenti affetti da patologie croniche in fase di scompenso, a bassa complessità assistenziale che periodicamente necessitano di controlli o terapie particolari, persone che a seguito di malattie acute o evolutive necessitano di terapie difficilmente erogabili a domicilio, malati in fase preterminale – terminale e non gestibili a domicilio che richiedono un periodo di ricovero limitato. Al loro interno, possono essere accolti anche utenti dimessi dall’ospedale, in dimissione protetta, ma anche utenti con problemi familiari o sociali. Infatti sentito gli addetti , sono numerosi i casi “disperati” dimessi da ospedali per acuti  che in attesa di sistemazione idonea, hanno usufruito del  ricovero in questo reparto, ma probabilmente di questo a qualcuno non importa, forse si preferisce favorire altro (attivazione di altro servizio pubblico o privato a pagamento).

Da quanto descritto brevemente sopra, si tratta quindi di una struttura notevolmente importante per la cittadinanza. Purtroppo ancora una volta a San Nicandro Garganico, come già accaduto in passato per altri servizi, si rischia di  perdere anche questo. Infatti è sempre più realistica l’ipotesi (come già accennato in articoli precedenti), che il reparto UDT venga chiuso. Sono diverse le “ voci di corridoio” che circolano, ma niente di specifico da parte dei Dirigenti della Asl. Tutto inizia ai primi di marzo 2020 , quando a causa  della pandemia da covid19, tutti i pazienti ricoverati, su disposizione della Direzione AslFg vengono dimessi, tranne un solo paziente che per motivi clinici, assistenziali, familiari e sociali e per i successivi decreti ministeriali resta ricoverato, superando a tutt’oggi i giorni previsti da regolamento. Per tale motivo la Direzione Distrettuale si sta impegnando in una sistemazione definitiva in altra struttura idonea.

Tuttavia in data 4 maggio 2020, la regione Puglia, forniva alle Asl, dettagliate  indicazioni riguardanti la possibile e graduale ripresa delle attività sanitarie, pur non menzionando esplicitamente gli Ospedali di Comunità (UDT) che comunque rientrano fra i servizi assistenziali residenziali territoriali; inoltre visto il d.l. 34 del 19 maggio, al primo articolo, si evince l’importanza dei servizi territoriali, soprattutto in questa fase post/emergenziale. Nonostante questo a tutt’oggi, non si parla di possibilità di ricoveri presso l’UDT, (nonostante siano pervenute al P.U.A di San Marco in Lamis, diverse richieste di ricovero da parte di medici di medicina generale), anzi conseguente alla dimissione del paziente sopra citato, avverrà la chiusura, tant’è vero che il personale in servizio, alle dipendenze della società in house della AslFg  ossia Sanitaservice, sta avendo già indicazioni di trasferimento in altro servizio. Il tutto senza una spiegazione da parte della Direzione Generale e Distrettuale della AslFg, sul futuro di questa struttura così importante per il nostro territorio. 

A tal proposito onde evitare la perdita di questo servizio, si chiede l’intervento di organi competenti, in primis il Sindaco, magari in collaborazione con gli altri Sindaci di Vico del Gargano e Vieste e  tutti coloro che in momenti  di campagna elettorale  si dimostrano disponibili a soluzioni e tutela del territorio;  a chiedere alla Asl chiarimenti in merito,  vista la poca trasparenza sul problema in questione, a dare risposte ai cittadini, agli utenti al personale tutto. La cittadinanza tutta è invitata ad intervenire  in  protesta a questa decisione da parte  dei dirigenti della Asl. Si spera che quanto esposto venga chiarito e che magari il tutto sia un semplice equivoco e tutto resti come prima.

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