Recensione del libro "la tela di Svevo" presso il circolo Unione

“La tela di Svevo” Alessio Rega.  Recensione. A cura di Leo Caputo

 A San Nicandro Garganico, la sezione locale del Circolo Unione, presieduta dal dott. Gino Di Leo, è costante nel suo impegno socio-culturale e nel dialogo attivo e costante con la cittadinanza, attraverso iniziative molto apprezzabili.

Eccomi, infatti, a illustrarvi una nuova recensione libraria, a distanza di una settimana, poiché, nella serata del 23 aprile 2024, il sodalizio ha ospitato la presentazione del libro dello scrittore Alessio Rega “La tela di Svevo” , a cura della dott. Concetta Melchionda, presidente dell’Associazione cittadina “Racconti di Esperidi”, nell’ambito del ciclo “Incontri e Aperitivi d’Autore”. 

Alessio Rega, giornalista, fondatore del Gruppo Editoriale Les Flâneurs, che comprende sei case editrici, collaboratore di diverse testate giornalistiche, ha già pubblicato nel 2014 il  romanzo ‘Giro di vita’. Ora è alla sua seconda esperienza letteraria con “La tela di Svevo”, romanzo, il cui protagonista,  un artista 73enne che vive a Molfetta, descrive le sue vicende sentimentali, nell’arco di circa un anno, che lo vedono innamorato di Anna,  una giovane  talentuosa arpista che lo ispira per il volto di un’opera sacra commissionatagli. La trama è ambientata in Francia (Parigi), in Corsica,  in Italia (fra la Puglia e  la Sardegna); Svevo, per l’età che ha, si sente rinascere grazie all’amore per Anna, fresca e ambiziosa ragazza che lo accompagna in questo viaggio, ma è completamente diversa da lui, anche se entrambi sono costretti “a guardarsi dentro l’uno nell’altro, nella ricerca difficile della libertà e dell’anticonformismo” Del resto, fa notare l’autore, “La felicità è sempre un rischio, quasi mai una sicurezza”. La lettura  del romanzo volume è “scorrevole e lineare tra le pagine che hanno come un filo rosso che li lega, che non conosce sosta e tiene sempre in piedi l’attenzione del lettore”. Un’ ulteriore motivo per  far apprezzare il filone letterario–culturale pugliese, “fecondo di un fermento narrativo” di cui fa parte anche Alessio Rega e  che da tempo raccoglie facilmente consensi unanimi dovunque, grazie anche alle affermazioni di molti scrittori nostri corregionali nelle edizioni più recenti del Premio Strega. 

 

P. S. il 23 aprile scorso coincideva con la celebrazione della ‘Giornata mondiale del libro’. Una data  dal valore simbolico, un omaggio a tre autori morti proprio in quel giorno: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e l’Inca Garcilaso de la Vega. Fino al secolo scorso moltissima gente (signore ricche, nobili, religiosi) leggeva perché aveva molto tempo a disposizione. 

Attualmente la maggioranza degli italiani non legge considerando la lettura una perdita di tempo. A tal proposito cito un pensiero dello scrittore francese Gustave Flaubert (fra l’altro, creatore del celebre personaggio “Madame Bovary”): “Non leggete per divertirvi, come fanno i bambini, o per istruirvi, come gli ambiziosi. No: leggete per vivere”. A buon intenditore poche parole!

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