Consiglio provinciale bloccato dalle deleghe

Anche Marinacci tra i 'pretendenti'

Consiglio provinciale rinviato. Niente numero legale, niente riunione. Il presidente dell'assemblea non ha potuto che dichiarare deserta la seduta. All'ordine del giorno un pacchetto di provvedimenti, ma non il bilancio, rimandato a quando le acque saranno più tranquille.

Le assenze di oggi, infatti, non sono un caso, un accidente fortuito nella vita del palazzo ma sono tutte riconducibili al malessere che si vive dentro il palazzo. Un malessere in primo luogo interno al Popolo della Libertà, partito che in questo momento esprime tutti gli incarichi di giunta, ma che si estende ad alcuni singoli consiglieri che sostengono la giunta Pepe, a cominciare dai consiglieri provinciali, e segretari regionali de la Destra e dell'Udeur, Agostinacchio e Marinacci.

Quest'ultimo è sul piede di guerra, e avverte che potrebbe votare con il centrosinistra. Intanto la giunta Pepe continua ad essere vacante di tre assessori. Il dimissionario Di Gioia, eletto in Consiglio regionale, e i due in quota Udc, partito al centro di una difficile trattativa per il presidente Pepe. Il partito di Casini è pronto a tornare in maggioranza, ma alle stesse condizioni di prima, e cioè con due deleghe. Sul tavolo, invece, l'offerta per il ritorno in giunta è limitata ad un solo assessorato. Trattativa difficile, quindi, e dai tempi lunghi. Lo dimostra la decisione del presidente di affidare le deleghe vacanti spalmandole sugli assessori in carica.

E così i lavori pubblici, sono stati affidati all'assessore al lavoro Leonardo Lallo. Le deleghe ai trasporti - che era di Nicola Vascello - e al bilancio - che era di Leo Di Gioia - sono state invece assegnata a Pasquale Pazienza, assessore alle attività produttive, mentre il Turismo è rimasto nelle mani del presidente Pepe.

(da redazione Teleradioerre
)

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