Ex LSU ATA, monta la protesta, 7 solo a San Nicandro

I comitati chiedono l'internalizzazione

Si è svolta ieri a Bari la prima importante manifestazione dei lavoratori ex Lsu Ata, il personale impegnato nei servizi di pulizia delle scuole pugliesi. In provincia di Foggia sono 12 i lavoratori prima licenziati il 31 dicembre scorso (7 a San Nicandro Garganico, 5 a S. Giovanni Rotondo), quando si sono visti negare il rinnovo del contratto con la Dussmann Service, la società appaltatrice dei servizi e successivamente riammessi.

La vicenda, una delle vertenze più complicate negli ultimi mesi in Puglia, pecca eccessivamente di trasparenza, come giudicano i sindacati autonomi dei 12 lavoratori, che «si sono visti costretti a denunciare ai Carabinieri di Canosa di Puglia la mancata trasparenza e motivazione della sottoscrizione del contratto anche nelle previsioni dell’art.4 del C.C.N.L.». Le organizzazioni sindacali confederali e l’azienda Dussmann Service hanno successivamente sottoscritto un accordo finalizzato a salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori impegnati nei servizi di pulizia delle scuole, sospendendo la vertenza ma non escludendo per il futuro cospicue riduzioni dell’orario di lavoro, che secondo i comitati dei lavoratori potrebbe passare dalle attuali 35 ore settimanali a meno di 15 già dal 1 marzo prossimo.

Situazione particolare a San Nicandro, dove stando alle informazioni in possesso dei lavoratori, la dirigenza delle scuole di secondo grado non avrebbe rinnovato il contratto con la ditta, costringendo al pendolarismo i 7 ex Lsu, tra cui madri di minori, dopo anni di attività nel centro garganico.

Una giornata giudicata positivamente, quella di ieri, quando la proposta di internalizzare il servizio utilizzando i fondi assegnati attualmente alle aziende appaltatrici ha ricevuto le rassicurazioni del Responsabile regionale del Ministero, con la garanzia che lo stesso Ministro Carrozza presenterà la questione al prossimo Consiglio dei Ministri.

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