Presentata la Guida Blu 2011, 3 vele a Torre Mileto

Il Gargano non supera le 3 vele, Puglia seconda dietro a Sardegna

E' stata presentata questa mattina la Guida Blu 2011, la bussola delle vacanze sostenibili di Legambiente e Touring Club Italiano che anche quast'anno, come di consueto, è tornata a stilare la graduatoria delle località balneari italiane per le migliori vacanze della prossima estate, sulla base di due principali parametri, qualità ambientale e servizi ricettivi, che raggruppano ben 21 indicatori di giudizio (stato di conservazione del territorio e del paesaggio, la qualità dell'accoglienza, la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di servizi per disabili, le iniziative nel campo della gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti, della mobilità, del risparmio idrico ed energetico e la presenza di parchi e aree marine protette, eccellenze enogastronomiche e luoghi d'arte sono quelli principali).

Anche per quest'anno la Puglia resta la seconda regione italiana subito dopo la Sardegna. A trainare sicuramente le località salentine, dove mantengono il punteggio massimo (5 vele) città come Otranto e Ostuni. Poco bene il Gargano, che nell'undicesima edizione della Guida non arriva a superare le 3 vele. Scendono infatti di una posizione Vieste (da 3 a 2 vele) e Rodi Garganico (da 4 a 3) mentre mantiene il suo minimo Peschici con sole 2 vele. Restano a 3 vele ben sette località (Ischitella, Mattinata, San Nicandro Garganico, Monte Sant'Angelo, Vico del Gargano, Isole Tremiti e Lesina). Chieuti, invece, è il comune della Capitanata più premiato nel conservare le sue 4 vele.

Tiene bene, dunque, la posizione di Torre Mileto (identificata nella Guida come San Nicandro Garganico), dove a trainare il punteggio, oltre alla bellezza di un paesaggio tra i migliori, è sicuramente la salute del mare; un punteggio che aumenterebbe in breve e alle massime posizioni con la crescita della qualità ricettiva ma anche dei controlli antiabusi sulla costa. Stesso discorso per Lesina, dove a tirare verso il basso è certamente la situazione invariata e precaria dell'Istmo Schiapparo, una delle 'capitali' dell'abusivismo in Italia.

Matteo Vocale

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