Cose dell’altro mondo

Nella sanita' e' risaputo che per ottenere il diritto all'assistenza dal servizio pubblico e' impresa impossibile. Quasi sempre bisogna ricorrere, in situazioni di bisogno e di urgenza, al servizio a pagamento per chi se lo puo' permettere. Mi sono chiesto tante volte come faccia un pensionato che ha un reddito al limite della sopravvivenza: semplicemente rinunciando alle cure. L'art. 32 della Costituzione (diritto all'assistenza sanitaria pubblica per tutti) vale solo per i cittadini di serie A mentre per quelli di serie B possono aspettare mesi e mesi o rinunciare in attesa che Dio li preservi.
Ma quello che ho potuto constatare nella mattinata del 11 agosto è da considerarsi davvero inverosimile. Mi sono recato presso gli uffici del poliambulatorio per effettuare la scelta del medico di medicina generale. L'impiegato addetto, con molta gentilezza, mi ha detto che non poteva procedere alla riproduzione della mia tessera sanitaria e del mio documento d'identita', da allegare alla richiesta, per mancanza di carta e di Toner e che di conseguenza la macchina fotocopiatrice non era funzionante. Ho cercato di capirne le ragioni dal momento che tante persone anziane, per questo disservizio, sarebbero state costrette a ritornarci per una seconda volta dopo aver provveduto in proprio alla riproduzione della documentazione. Con sommo stupore mi viene detto che tale situazione perdura da mesi e che tali inconvenienti sono legati ad un nuovo sistema di acquisti da parte degli uffici amministrativi della ASL. Mi è venuto spontaneo dire che i responsabili di questa situazione dovrebbero solo VERGOGNARSI e chiedere scuse pubbliche a tutti i cittadini che subiscono in silenzio le angherie e i ritardi della pubblica amministrazione. Vuoi vedere che il diritto negato all'assistenza pubblica, i tanti miliardi di sprechi nella sanita', la grave carenza di personale, qualcuno ha pensato di colmarli negando agli uffici la carta e il toner per il funzionamento delle fotocopiatrici?. C'è veramente da riflettere!.

Leonardo Di Monte

 

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