Rapporto semestrale della DIA - la situazione di San Nicandro

Ancora una volta la città di San Nicandro Garganico (FG) viene menzionata nel rapporto semestrale antimafia della D.I.A..

Il nostro territorio è orami da anni divenuto argomento fisso in tali atti.

Con rammarico ricordo come la nostra amata cittadina sia da sempre ritenuta dagli inquirenti uno dei luoghi cardine della criminalità Foggia, versante Gargano Nord.

Inutile dire come le colpe di ciò non possano addebitarsi alle forze dell’ordine presenti in loco che, anche a fronte dell’esiguità degli organici, rendono comunque il miglior servizio possibile ai cittadini.

Non è infatti presente in città un Commissariato di Polizia, ovvero operativa una Compagnia dei Carabinieri. Presidi che ove attivi garantirebbero un servizio continuo h 24, con pattuglie di pronto intervento.

Eppure le criticità in parola sono presenti a tutti, da anni.

Nel 1989, anno di soppressione delle cd Preture, la nostra città perdeva, ingiustamente, il suo presidio di legalità. 

Nel 2004, la nostra città veniva quindi interessata dalla più imponente operazione antimafia che ha interessato il Gargano Nord0. L’ordinanza di custodia cautelare spiccata all’epoca vedeva l’attribuzione, a vario titolo, di numerosi reati a ben 133 soggetti, di cui molti di San Nicandro Garganico.

I gravi fatti di reato all’epoca accaduti hanno di certo contribuito al notevole depauperamento sociale e demografico, con successiva emigrazione di numerosi  cittadini in altre località

Tali condotte hanno avuto eco nazionale, fino ad arrivare di recente ad essere “consacrati” in un film di grande successo cinematografico.

A fronte di tutto ciò poco o nulla si è mosso sul versante del rafforzamento delle forze dell’ordine e dei presidi giudiziari. Non voglio pensare che nessuno ne senta l’interesse o l’utilità.

Il mio accorato appello è rivolto a tutti quei cittadini, politici ed istituzioni che hanno seriamente a cuore le sorti della popolazione e dei consociati.

A parere di chi scrive la sola presenza dei presidi giudiziari non può rappresentare un valido strumento repressivo. Al contrario maggior impatto su tali dinamiche potrebbe derivare da un’azione preventiva, attuata appunto da una maggior presenza di uomini sul territorio.

La situazione della città capoluogo, Foggia, conferma ciò. Infatti è proprio in tale città che ha sede l’unico Tribunale della provincia. Di riflesso bisogna chiedersi se la presenza del Tribunale abbia apportato benefici alla lotta alla criminalità in tale luogo. Leggendo le relazioni D.I.A. pare di no. Il centro della locale azione criminale si ritiene essere proprio Foggia. Sia ben chiaro che tale considerazione non si riferisce all’operato della Procura e dei suoi, ai cui componenti porgo il mio plauso per l’eccellente lavoro svolto, e che, a mio modesto parere e per l’esperienza professionale quotidiana, trovo di grande spessore, professionalità ed impegno. 

Non sembra pertanto dirimente la semplice attivazione di soli presidi giudiziari, che pure possono essere utili, per fronteggiare e risolvere le dinamiche in questione.

San Nicandro, come altri luoghi della provincia, ha dunque bisogno di implementare i suoi organici di forze dell’ordine. Ciò deve avvenire in base alle reali esigenze di prevenzione dei fenomeni criminali presenti sul territorio, che richiedono maggiori competenze e uomini anche in base a quello che semestralmente ci riportano le relazioni della D.I.A..

Da tempo, invero, si parla esclusivamente di rimodulazione della geografia giudiziaria. Bene. Se questa è la strada bisogna ricordare che:

  1. Nel contesto del Gargano Nord, che vede San Nicandro Garganico come il comune più popoloso, ma anche come unico, se si esclude Vieste, con presenza di criminalità di elevato spessore, attenzionata pure a livello nazionale, pare inverosimile che possa continuarsi a parlare di legalità con le condizioni attuali di esiguità di forze dell’ordine e di assenza di presidi giudiziari. Nemmeno l’ufficio del Giudice di Pace v’è, così come previsto per legge; ma le istituzioni nemmeno pensano di finanziarne uno, come già avvenuto in altri territori meno problematici;
  2. A fronte di tanto è notorio come San Nicandro Garganico, porta del Gargano Nord e anello di congiunzione con l’alto Tavoliere ed il Molise, si colloca,  geograficamente, al centro di un vasto territorio di elevato interesse investigativo.

Tali elementi conducono ad una riflessione; forse tutti dovremmo iniziare a pretendere ciò che è necessario e manca, ormai da tempo, al territorio.

L’associazione locale di avvocati, che ho l’onore di presiedere, già un anno fa ha avuto modo di sensibilizzare i politici che allora si accingevano a candidarsi per le imminenti elezioni politiche. In particolare si chiedeva, a tutti, di prendere in considerazione seriamente il problema che qui, sinteticamente, si è voluto evidenziare ed iniziare a dialogare e costruire insieme un percorso virtuoso di legalità.

L’attualità ci dice che la criminale ed atavica emergenza che obnubila la nostra città non è cessata e non va sottovalutata o fatta passare per minima e marginale, ma affrontata con soluzioni serie e durature.

Si spera, pertanto, in una reale e fattiva presa di posizione sul problema da parte di tutti, cittadini, politici, istituzioni. Un’ulteriore sua elusione, per ovvie ragioni, porterebbe, certamente, ad un maggior acuirsi della crisi demografica già in atto da anni,0 probabilmente figlia anche di tale problematica.

Restiamo sempre aperti ad ogni dialogo, con l’auspicio che il presente grido di dolore non passi inosservato e possa giungere anche all’attenzione  dell’Ill.mo Ministro di Grazia e Giustizia che, meglio di chiunque altri, potrà valutarne fondamenta e giustezza. 

Chi avrebbe voglia di investire nel nostro territorio nel perdurare di tali condizioni?

San Nicandro Garganico (FG), lì 14.09.2023.                  

Avv. Giovanni Vetritto 

Presidente Libera Associazione Forense S. Nicandro Garganico (FG)

Menu