La sicurezza rende liberi gli uomini e le donne.

Prendo spunto per queste mie riflessioni da due articoli apparsi su Sannicandro.org:quello dell'avv. Venditti e quello di alcuni cittadini che denunciano il degrado di parco San Michele, entrambi riguardanti l'atavico problema della sicurezza nella nostra citta'. 

L'avv. Venditti, in particolare, in riferimento alla relazione semestrale della D.I.A. che menziona San Nicandro, tra le città della provincia di Foggia, nelle quali si respirano fenomeni di mafiosità, sostiene una sacrosanta verità: "la sola presenza dei presidi giudiziari non può rappresentare un valido strumento repressivo" dei fenomeni criminali e mafiosi, se poi mancano sul territorio uomini e mezzi delle forze dell'ordine sufficienti per l'attuazione di una efficace azione preventiva e di controllo. 

Ciò si collega con quanto denunciato da alcuni cittadini residenti nei pressi di parco San Michele che sentono sfrecciare di notte macchine e moto con rumori assordanti o essere costretti ad ascoltare festival musicali in notturna ad alto volume. 

La situazione è talmente seria che il giorno di domenica 9 settembre, con un lutto cittadino proclamato con ordinanza dal Sindaco, con la quale si vietavano tutte le manifestazioni pubbliche programmate in quella giornata e inviata, come previsto,  a tutte le forze dell'ordine e al Prefetto, sul corso si è suonato e cantato in spregio ad ogni divieto. Chi aveva il dovere di impedire quella manifestazione e imporre il rispetto di quell'ordinanza non lo ha fatto semplicemente perchè non c'era, era assente sul territorio nello svolgimento delle sue funzioni istituzionali di controllo, a cominciare dal corpo locale dei Vigili Urbani. Altro che azione di vigilanza e di controllo egregio avv. Venditti o cittadini della zona di parco San Michele.
Nei mesi scorsi, in occasione delle notizie dei continui furti notturni nelle abitazioni, del problema sicurezza si è occupato il Consiglio Comunale e mi risulta che c'è stato anche qualche incontro in Prefettura con il Sindaco nel quale si è discusso della necessità di avere in San Nicandro più uomini e mezzi delle forze dell'ordine ma, questa richiesta, che non è la prima volta che veniva avanzata al Prefetto di Foggia e al Governo, ancora una volta, è caduta nel vuoto. Allora, io credo, sia giunto il momento di mettere fine alle chiacchiere. 

Il Sindaco, con il conforto di tutte le forze politiche, sindacali, socio-culturali, deve trovare il giusto coraggio e con missiva personale al Prefetto e al Ministero degli Interni, minacciare le sue dimissioni o rassegnarle formalmente, in segno di protesta contro decisioni che non arrivano e risposte concrete non assunte da parte di chi ha il dovere di farlo nel rispetto di una comunità che chiede con forza il rispetto della legalità e della sicurezza sul suo territorio. 

Mi sono chiesto: quanti cittadini la sera del 9 settembre di fronte al mancato rispetto dell'ordinanza del Sindaco, sapendo della proclamazione del lutto cittadino, ha pensato che "tanto in questo paese tutti possono fare come vogliono, tanto non succede nulla!". Ma questo non è il paese che vogliono i cittadini onesti, seri, rispettosi dei principi di legalità e che vogliono vivere liberi da ogni forma di minaccia, questo è il paese di Pulcinella.
 

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