John Milton e il suo “paradiso perduto”

“Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso”.

 

Cari lettori,

è un piacere interagire con voi. 

Oggi vi parlo di uno dei più grandi poeti della letteratura inglese. Il mio articolo verterà sulla vita e sulle opere di John Milton. Milton fu uno scrittore, un poeta, un filosofo ed uno statista inglese. Egli nacque a Londra, il 9 dicembre del 1608 e morì l’8 novembre del 1674, nella stessa città. Dopo aver conseguito la laurea, presso il “Christ’s College” di Cambridge, egli si dimostrò insofferente nei confronti del clero anglicano. Il proprio amore nei confronti della poesia lo portò alla non accettazione degli ordini sacri. La sua figura pubblica fu legata a quella di Oliver Cromwell. Milton apparteneva alla corrente religiosa e politica dei Puritani. Egli fu segretario degli Affari Esteri del “governo” Cromwell. Egli scrisse “Areopagitica” dove si mostrò favorevole nei confronti della libertà di stampa. Altra opera, degna di nota, fu il “Trattato sull’educazione”. Da annoverare fra le opere dottrinali fu la “Difesa del popolo anglicano” nel quale affronta la tematica della libertà di interpretazione delle sacre Scritture. Il suo capolavoro principale fu il “Paradiso Perduto”; in inglese “Paradise Lost”. Il Paradiso Perduto, pubblicato nel 1667, è un poema epico in versi scioltiche narra della perdita del Paradiso da parte dell’uomo. Adamo ed Eva, tentati da Satana, perderanno il Paradiso e andranno a sistemarsi all’Inferno. Milton, in questo poema, adopererà argomentazioni cristiano-cattoliche, greche e latine. Il lettore potrà individuare la tematica della “catabasi” di Enea nell’Oltretomba ma anche il viaggio di Ulisse per le terre sconosciute. Il personaggio principale è Satana, il quale si ribella a Dio Onnipotente, reo di aver destinato la “governance” a suo figlio e non al famoso Serafino. Molti critici hanno potuto individuare, in questo passaggio, la delusione da parte di Milton per la caduta del governo di Cromwell a favore della restaurazione della monarchia, in Inghilterra.

Un saluto affettuoso.

Giuseppe Scanzano.

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