Cosa aspettarci dal 2022

Il 2021 è stato un anno complesso per i sannicandresi. La prematura scomparsa, causa Covid, del compianto sindaco Costantino Ciavarella e la successiva fase amministrativa hanno minato le certezze di tutta una comunità. La cittadinanza, poi, ha affidato le sorti della città alla nuova amministrazione guidata da Matteo Vocale. La comunità si attende molto da questa compagine amministrativa, ripone molte aspettative nella squadra di governo formata da tanti giovani e accompagnata da tante competenze.

L’anno che inizia oggi sarà cruciale per la città di San Nicandro. Molte sono le opere in cantiere. Dal 2022 la nostra città avrà un volto nuovo, sicuramente più bello e green. Cambieranno i connotati del centro cittadino. Vi sarà, infatti, il restyling di corso Garibaldi, Piazza IV Novembre e Via Papa Giovanni XXIII. Inizieranno i lavori di riqualificazione del Centro Storico e della biblioteca di Palazzo Fioritto. Ci sarà la riqualificazione dell’ex Comune di Via Nino Rota e si passerà a rifare quasi completamente Piazza del Popolo. Inoltre ci sarà il rifacimento di parecchie strade e vie comunali grazie ai fondi nazionali e regionali.

La tecnostruttura, ancora, dovrà essere brava ad attrarre e poi ad utilizzare quella gran mole di risorse che saranno messe a disposizione dal Piano Next Generation EU e che il Governo elargirà con il PNRR. C’è molto da fare ma le capacità non mancano.

Proseguire sulla strada dei vaccini è moralmente doveroso, in primis nei confronti di tutti i nostri cari che, purtroppo, a causa di questo maledetto virus ci hanno lasciato. Se avessero avuto la possibilità immunizzarsi, l’avrebbero sicuramente fatto e oggi, con molta probabilità sarebbero ancora con noi. 

Ieri sera il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, in uno stato di semi commozione ha esortato i giovani a darsi da fare e a non farsi estromettere dal presente. L’ha fatto usando le parole del prof. Pietro Carmina vittima del recente crollo di Ravanusa, che mi hanno ricordato le parole pronunciate nel 2007 da don Luigi Ciotti, in visita a San Nicandro. Il prete antimafia in quell’occasione disse ai giovani di non fidarsi di chi diceva che loro erano il futuro, perché così facendo gli stava rubando il presente.

I giovani sono il presente della comunità e in un paese dove i giovani sono sempre meno bisognerebbe dargli lo spazio necessario affinché possano esprimere tutte le loro capacità e competenze. Le nuove generazioni sono in grado di intercettare i cambiamenti e le mutazioni di questa società in rapida evoluzione e noi non possiamo far altro che seguirli in questi cambiamenti.

Infine, nell’augurarvi un buon inizio anno, spero che questo 2022 sia il periodo del ritorno alla normalità, alla vita e alla socialità. La stanchezza è tanta ma il futuro è radioso.

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