La politica e "l'arte dell'imbrogliare"

Povero Patrick Zaki!. Da oltre un anno e mezzo è in carcere in Egitto, senza processo e solo per aver espresso, via social, qualche giudizio politico sul governo dittatoriale egiziano; per aver espresso con coraggio le sue idee di libertà. Fortunatamente in Italia, grazie a chi ha dato la vita per la libertà, a tutti è consentito esprimere le proprie idee senza correre il rischio di essere incarcerato. In politica, poi, nei limiti di legge, è consentito di dire tutto e il contrario di tutto senza timori o vergogna. A San Nicandro, in particolare, questa libertà in politica si configura come "arte dell'imbrogliare". Qualcuno, in particolare, nelle sue recenti uscite pubbliche, ha offerto palesemente la sensazione di avere studiato una vita sul come utilizzare "l'arte dell'imbrogliare" come metodo per raccattare qualche consenso elettorale. Una strategia semplice ma fruttuosa: più si genera confusione, più la gente, ignara della verità, può essere imbrogliata nell'espressione libera dei propri giudizi sugli uomini e sui fatti reali.

Un vero imbroglio per i cittadini è rappresentato da quanto ho avuto occasione di sentire in questi giorni e cioè che l'ex sindaco avv. Costantino Squeo sarebbe stato il responsabile del dissesto economico-finanziario del Comune di San Nicandro. Un plateale falso, dimostrabile, che non meriterebbe neanche di essere commentato se non fosse per il fatto che rappresenta un esempio concreto di quel modo di intendere la politica come, appunto, " l' arte dell'imbrogliare". Ho vissuto personalmente quegli anni e posso testimoniare delle sofferenze vere politiche e amministrative dell'ex sindaco avv. Costantino Squeo, e non solo, allorquando era costretto a pagare continuamente con determine e delibere debiti contratti dalle amministrazioni precedenti e ad essere impossibilitato, troppe volte,  a far fronte anche con spese minime per garantire i servizi comunali più essenziali.

Senza parlare, poi, delle tante delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio, sempre degli anni precedenti, incalzati da avvocati con decreti ingiuntivi e tentativi di pignoramenti (ricordo il dramma Mucafer). Sono fatti che non si possono dimenticare. Negarli è semplicemente VERGOGNOSO. Io non so chi vincerà le elezioni prossime e chi verrà eletto sindaco di San Nicandro; saranno i cittadini a deciderlo liberamente. Sono solo certo che farò votare per la persona che offre più fiducia e garanzie di serietà, più competenze politiche e amministrative, più onestà intellettuale e materiale, non certamente per gli imbroglioni e di chi si illude solo di conquistare il potere per il potere. Ci si confronti, piuttosto, sulle cose serie. Ho letto tutte le schede progettuali dell'amministrazione provinciale di Foggia per l'utilizzazione dei fondi europei ed ho potuto constatare che San Nicandro, a differenza di comuni come Lesina, Cagnano, Monte S. Angelo, San Severo, Apricena, ecc.ecc., non esiste, se non all'interno di qualche possibile intervento nell'ambito del progetto del Parco Nazionale del Gargano. I comuni dei Monti Dauni hanno presentato una scheda che punta tutto sullo sviluppo economico-industriale e occupazionale.

Un ruolo importante lo avrà la Regione Puglia, ma si cominci a dire che nei progetti presentati dal Consorzio di Bonifica Montana e di Capitanata non possono mancare interventi di regimentazione delle acque nella nostra Sacca Orientale troppo spesso, anche per via dei cambiamenti climatici, invasa dalle acque con notevoli perdite per i nostri agricoltori. E' solo un esempio, ma la politica è questa.

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