Finisce l'esperienza Monte, si attende il commissario

Il PD commenta "ritorni al centro la politica"

«Penso sia chiaro a tutti che non essendoci né il piano di rientro, né il bilancio, il sottoscritto e penso tutti quanti insieme, diamo le nostre dimissioni. Grazie». Con questo caustico intervento il sindaco di San Nicandro Garganico Vincenzo Monte, ad un anno e cinque mesi dalla sua elezione, è costretto a mettere fine alla sua esperienza amministrativa.

La conta, che ha fatto trovare Monte in minoranza, come già si chiacchierava da qualche giorno, è avvenuta al primo accapo del Consiglio comunale di ieri sera, inerente al Piano delle alienazioni dei beni non strumentali al pubblico esercizio. Assente solo l'esponente di Caccia e Ambiente Nazario Vocino. Tre i voti a favore: il sindaco, Zuccaro e Caruso (UDC). Quattro contrari, tutti della maggioranza: Rosario Marrocchella, Loris De Luca, Nazario De Luca e Leonardo Stefania. L'opposizione astenuta in blocco, con l'aggiunta di Valentino Altieri, Incoronata Bortone e Vincenzo Pio Giovanditto della maggioranza.

Solo un quarto d'ora per dare la battuta d'arresto ad una delle esperienze amministrative più turbolente e flebili che San Nicandro ricordi. E la serata, ai rocicchi delle strade della città, si è subito animata, pur nella rassegnazione di qualcosa che prima o poi, dice qualche passante, doveva avvenire.

Nessun commento ufficiale al momento, tranne la puntuale riflessione del PD: «Non poteva andare altrimenti - scrive su Facebook il segretario Matteo Vocale - In questo anno e mezzo è mancata del tutto la politica. Un'esperienza amministrativa che si presentava come il nuovo ma dove, dal giorno dopo le elezioni, le forze civiche e più illuminate sono passate in secondo piano. Così pure è mancata una qualsiasi compagine politica seria, strutturata e dalla tradizione rilevante, che limitasse lo sbaraglio generale.

La situazione tragica - continua Vocale - era stata abbondantemente annunciata dal PD già nella campagna elettorale del 2011 ma si preferì minimizzarla. Ora è necessario uno sforzo notevole, da parte di tutti, cittadini compresi. Deve tornare al centro la Politica. Non c'è più posto per i piccoli ritagli di potere personale: chi si candida a governare il comune, dal sindaco all'ultimo consigliere, si convinca che dovrà assumere con coraggio i panni del missionario più sventurato».

Il Prefetto di Foggia Latella, aveva dato come termine ultimo per l'approvazione del bilancio di previsione, ben oltre il limite di legge, il 22 novembre. E' chiaro che, anche ripensamenti del primo cittadino, sarebbero inutili ad evitare il commissariamento della città. Il nome del Commissario prefettizio, potrebbe sapersi già nelle prossime ore. A lui, spetterà di condurre l'ordinaria amministrazione fino alle elezioni di marzo. Salvo, è da mettere in conto, la sua risoluzione di dichiarare la città in dissesto finanziario.

Staff sannicandro.org

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