Comune, maggioranza gelata su sostituzione ragioniere capo

La proposta di delibera della giunta Gualano non passa: 7 favorevoli e 7 contrari, decisivo Mascione

Non è passata, nel Consiglio comunale di ieri, la proposta di delibera della giunta di Pierpaolo Gualano, con la quale il comune di San Nicandro Garganico si sarebbe impegnato in una convenzione con il comune di Lesina per la gestione condivisa dell'ufficio di ragioneria, tramite il ragioniere capo del comune lagunare Michele Ariano, sostituendo l'attuale capo del secondo settore di via Nino Rota, Carmine De Meo.

Una convocazione fatta in regime d'urgenza, andata deserta l'altro ieri 15 marzo, in prima convocazione, per mancanza del numero legale: erano presenti infatti tutti i consiglieri di minoranza, ad eccezione del capogruppo PD Vocale, mentre la maggioranza registrava la sola presenza di Luca Maruzzi. Situazione ben più articolata in seconda convocazione, già alle sedici in punto di ieri pomeriggio, con tutta l'opposizione presente e la maggioranza in difetto di Matteo La Torre (giustificato) e Luca Maruzzi.

Inizia il consiglio, risulta improvvisamente assente anche Peppino Ritoli di Forza Italia ma, dopo una decina di minuti, sopraggiunge Pierpaolo Mascione, l'outsider critico della maggioranza. Relaziona il segretario generale Luciana Piomelli, esponendo a suo dire la bontà del provvedimento amministrativo proposto dalla maggioranza del sindaco Gualano. Il primo intervento è del capogruppo PD all'opposizione, Matteo Vocale, che contestando l'abuso nel convocare la seduta d'urgenza quando non ve ne era la necessità, ha parlato di vero e proprio blitz da parte della maggioranza, un'operazione che, secondo Vocale, doveva essere gestita politicamente coinvolgendo tutte le forze politiche e mettendole di fronte alle criticità. Vocale ha anche parlato di mancanza di motivazioni che dovevano essere chiaramente giustificate per iscritto, da parte del sindaco, mentre la maggioranza sembra accorgersi solo dopo quattro anni che qualcosa non va. Dello stesso avviso Vincenzo Giagnorio di Forza Italia, che ha contestato i metodi adottati dall'amministrazione Gualano e criticato fortemente l'aggravio di spese per l'Ente, nel caso passasse la delibera.

A poco è servito l'intervento di Mario Lucio Giordano, che ha parlato di uso di tecnici esterni anche nelle precedenti amministrazioni e della necessità di riformare l'ufficio ragioneria: "se fossi stato io - ha dichiarato Giordano, che in un passaggio ha ammesso la grave situazione economica già nel 2006 - un'operazione del genere l'avrei fatta dopo il primo mese di amministrazione". Segue la risposta del sindaco, che giustifica l'atto in nome delle stesse criticità oggetto delle continue interrogazioni delle minoranze contro la gestione dell'ufficio delle entrate, della So.Ge.T. e del ritardo sui bilanci. Ribatte Vocale, ricordando che le interrogazioni i consiglieri le fanno al sindaco, non ai tecnici e che dovrebbero essere gli assessori a relazionare sugli accapi.

Dichiarazioni di voto: si seguono gli interventi di Mario D'Ambrosio (PD), che parla di un aggravio di spesa per il comune di circa trentamila euro, di Enzo Marinacci (Nuovo CDU) che riprende le argomentazioni dei colleghi dell'opposizione per ribadire l'irregolarità dell'operazione, di Giovanni Villani e Vincenzo Giagnorio (FI), che parlano di danno erariale per il quale, in caso di approvazione della proposta, Villani avrebbe mandato carte e responsabili alla procura della corte dei conti.

Il presidente del consiglio comunale, Domenico Fallucchi, chiede quindi al segretario Piomelli di dipanare alcuni dei dubbi formulati dall'opposizione: una richiesta che appare finalizzata a tergiversare secondo il capogruppo PD Vocale e tutta la minoranza. Si passa al voto dopo pochi minuti: sette della maggioranza votano a favore (sindaco Gualano, Fallucchi, Cursio, De Cato, Tiscia Mario Giordano e Cecilia Villani). Ma votano contrari anche i sei della minoranza (Vocale, D'Ambrosio, Giagnorio, Giovanni Villani, Marinacci, Zuccaro) e Mascione.

L'accapo non passa e per la maggioranza del sindaco Gualano resta una bocciatura pesante, sebbene ci possa essere la possibilità, tra qualche tempo, di ripresentare la proposta, probabilmente non appena i numeri della maggioranza dovessero permettere. Nel frattempo, non è escluso che, secondo voci di corridoio di palazzo di città, il sindaco Gualano già lunedì mattina formuli il decreto di nomina dei nuovi capisettore, provvedendo comunque ad affidare ad altri il settore economico e finanziario.

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